Voucher certificazioni PMI del Piemonte, un aiuto fino a 100.000 € per la transizione sostenibile

Opportunità per le PMI del Piemonte: fondi per certificazioni ESG e sostenibilità. Aperte le domande dal 15 ottobre 2025

Di Arianna De Felice

Bandi e Call - Pubblicato il 15-10-2025

Per le PMI piemontesi che vogliono posizionarsi sui mercati, aprire nuove opportunità internazionali e rafforzare la propria reputazione ESG, la Regione Piemonte, in collaborazione con il sistema camerale regionale e Unioncamere Piemonte, ha lanciato il bando “Voucher Certificazioni PMI per competitività e sostenibilità”. Con contributi a fondo perduto fino a 100.000 euro, la misura premia le micro, piccole e medie imprese che scelgono di certificare prodotti, processi e modelli organizzativi in linea con standard ambientali, etici e qualitativi riconosciuti.

Il Bando “Voucher Certificazioni PMI per competitività e sostenibilità”

Il bando “Voucher Certificazioni PMI per competitività e sostenibilità”, finanziato nell’ambito del PR FESR Piemonte 2021-2027, mette a disposizione voucher a fondo perduto per sostenere le PMI piemontesi nel conseguimento di certificazioni volontarie in ambito qualità, ambiente, sicurezza, sostenibilità, responsabilità sociale, efficienza energetica, parità di genere e altri standard ESG. L’obiettivo principale è stimolare l’adozione di standard universali, qualificare le imprese su nuovi mercati, favorire la riconversione produttiva verso settori ad alto valore aggiunto e incentivare certificazioni ESG con un approccio più sostenibile.

Nello specifico l’agevolazione prevede una copertura delle spese ammissibili che varia in funzione della dimensione dell’impresa, generalmente tra il 50% e il 65%, con eventuale premialità di un +2% o +4% se il beneficiario possiede già ulteriori requisiti come rating di legalità, qualificazione come PMI innovativa o come Impresa Benefit. 

L’importo del voucher va da un minimo di 4.000 euro (per microimprese, in alcuni casi 5.000 euro per PMI) fino a un massimo di 100.000 euro per impresa, con un limite cumulativo massimo di contributi pari a 150.000 euro se si presentano più domande per certificazioni diverse. La dotazione complessiva del bando è pari a 8,4 milioni di euro, di cui 8 milioni provenienti dal FESR 2021 2027 e circa 400.000 euro stanziati dal sistema camerale piemontese. 

Le spese ammissibili includono consulenze necessarie alla preparazione e implementazione della certificazione, formazione specifica del personale, l’acquisto di servizi e attrezzature direttamente connessi al conseguimento dello standard. Sono, invece, escluse una serie di spese considerate non coerenti con l’obiettivo dell’intervento, come le spese relative a personale, trasporto, vitto, alloggio, rappresentanza, o quelle generali come utenze, riscaldamento, o telefonia. Restano fuori anche i servizi di consulenza legati alle attività ordinarie aziendali, come fiscale, legale, contabile o pubblicitaria, così come l’acquisto di dispositivi elettronici (smartphone, tablet, pc, monitor), beni usati o in leasing, materiali di consumo, spese inferiori a 500 euro e, naturalmente, l’IVA detraibile. Infine, non sono ammesse le spese per opere murarie, lavori in economia, servizi da soggetti connessi all’impresa beneficiaria, attività pubblicitarie, né i costi per ottenere certificazioni obbligatorie per legge. 

Il bando permette di accedere a risorse anche in caso di certificazioni non presenti nell’elenco ufficiale purché siano standard riconosciuti e rilasciati da enti accreditati. Questo apre il campo a numerose opportunità, incluse le certificazioni ESG più evolute, spesso fondamentali per l’accesso ai finanziamenti o per operare in catene di fornitura internazionali.

A chi si rivolge “Voucher Certificazioni PMI per competitività e sostenibilità” e termini di iscrizione

Il bando "Voucher Certificazioni PMI per competitività e sostenibilità” è rivolto alle micro, piccole e medie imprese iscritte al Registro delle imprese con sede operativa in Piemonte e con almeno un bilancio annuale chiuso e approvato. I settori ammissibili sono ampi, ma con l’esclusione delle imprese agricole primarie. La norma esclude inoltre le imprese che hanno già completato il progetto di certificazione prima della presentazione della domanda, e richiede che le spese siano state sostenute dopo il 7 ottobre 2022 purché il processo di certificazione sia ancora in corso alla data di domanda.

Un altro requisito obbligatorio è il possesso di una polizza assicurativa contro i rischi di catastrofi naturali: micro e piccole imprese devono averla entro il 31 dicembre 2025, mentre le medie imprese entro il 30 settembre 2025, secondo il decreto legge 39/2025 e successivo decreto ministeriale n. 18 del 30 gennaio 2025.

Le domande potranno essere presentate esclusivamente tramite la piattaforma ReStart di Infocamere a partire dalle ore 11:00 del 15 ottobre 2025 fino alle ore 16:00 del 30 ottobre 2026. Il periodo di apertura così esteso è stato pensato per garantire alle imprese ampio margine per predisporre documentazione, incontrare i fornitori idonei e allinearsi ai criteri di ammissibilità. L’impegno camerale prevede anche supporto via webinar, incontri locali e assistenza individuale alle PMI interessate.


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