All'inizio dell'anno il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso ha adottato il decreto “Investimenti sostenibili 4.0” pensato con lo scopo di supportare la trasformazione tecnologica e digitale, la competitività e la crescita sostenibile di micro, piccole e medie imprese del Mezzogiorno. Il bando, che aprirà il 20 maggio, prevede un fondo finanziario pari a 300.488.426,61 euro.
Il bando Investimenti sostenibili 4.0
Il bando Investimenti sostenibili 4.0 è parte integrante del Programma Nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027”, con particolare riferimento all’Azione 1.3.2. L’obiettivo è chiaro: abilitare modelli industriali più resilienti, tecnologicamente avanzati e sostenibili, favorendo al contempo la competitività delle PMI in contesti economici in evoluzione.
Nello specifico la misura prevede l'erogazione di incentivi economici per le iniziative che aiuteranno a contribuire al raggiungimento degli obiettivi climatici dell'UE e a quelli volti a supportare le imprese nella transizione verso un modello di economia circolare e maggiore efficienza energetica grazie all'impiego di tecnologie innovative come: soluzioni di advanced manufacturing, additive manufacturing, realtà aumentata, simulazione, integrazione orizzontale e verticale, Internet of Things, Industrial Internet, cloud, cybersecurity, big data e analytics, Intelligenza Artificiale e blockchain.
Lo sportello di Invitalia aprirà ufficialmente il 20 maggio 2025, ma è già possibile precompilare le domande*.
A chi è rivolto e come accendere al bando Investimenti sostenibili 4.0
Il bando è rivolto alle micro, piccole e medie imprese attive nelle regioni meno sviluppate del Mezzogiorno e, in particolare, di Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.
Per presentare la domanda le aziende devono essere attive e regolarmente iscritte al registro delle imprese, in regola con gli obblighi normativi, contributivi e fiscali, con almeno due bilanci approvati o, per ditte individuali e società di persone, due dichiarazioni dei redditi presentate. Le imprese non devono essere in liquidazione o soggette a procedure concorsuali, né aver delocalizzato nei due anni precedenti. È inoltre richiesto che non si trovino in una delle condizioni di esclusione previste dal Decreto Ministeriale 22 novembre 2024.
Sono finanziabili investimenti compresi tra 750.000 e 5.000.000 euro, finalizzati all’adozione di tecnologie 4.0, all’ampliamento o trasformazione dei processi produttivi, alla diversificazione della produzione o alla creazione di nuove unità produttive. I progetti devono essere realizzati nei territori di Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna e conclusi entro 18 mesi dalla concessione delle agevolazioni.
Per i progetti particolarmente orientati alla sostenibilità, sono stabiliti criteri di selezione dedicati che permettono all’impresa proponente di ottenere un incremento del punteggio nell’ambito della procedura di valutazione della domanda per l’accesso agli incentivi. Premialità analoghe sono previste anche per le iniziative che contribuiscono al perseguimento degli obiettivi di contrasto e adattamento ai cambiamenti climatici e per le PMI che hanno adottato sistemi di gestione ambientale o dell’efficienza energetica, o in possesso di certificazioni ambientali di prodotto.
Dei 300 milioni di euro il 25% è destinato alle micro e piccole imprese.
Spese ammissibili del bando Investimenti sostenibili 4.0
Per il bando Investimenti sostenibili 4.0 le spese ammissibili possono riguardare macchinari, impianti e attrezzature, opere murarie fino al 40% dei costi ammissibili, programmi informatici, acquisizione di certificazioni ambientali e spese per eventuali servizi di consulenza.
Le agevolazioni sono concesse, fino al 75% delle spese ammissibili, nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato, indipendentemente dalla dimensione dell’impresa.
*Aggiornamento 21.05.2025
Con decreto direttoriale 20 maggio 2025, a seguito dell’avvenuto esaurimento delle risorse finanziarie, di cui all’articolo 3, comma 1, del decreto del Ministro delle imprese e del made in Italy 22 novembre 2024, è disposta, con effetto dal 21 maggio 2025, la chiusura dello sportello per la presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni.