EquiPlanet, lo standard di sostenibilità per le imprese agroalimentari

Valoritalia e Santa Chiara Next hanno realizzato EquiPlanet, lo standard di sostenibilità delle imprese agrifood

Di Arianna De Felice

Normative - Pubblicato il 29-02-2024

Presso la Sala Cavour del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Valoritalia e Santa Chiara Next,
spin off dell’Università di Siena, hanno presentato EquiPlanet, il nuovo standard di sostenibilità interamente dedicato alle aziende del settore agroalimentare.

Lo standard poggia su una metodologia messa a punto dal Santa Chiara Next in collaborazione con lo United Nations Sustainable Development Solutions Network e il Columbia Center on Sustainable Investment della Columbia University, e sull’esperienza operativa maturata da Valoritalia con Equalitas, la certificazione di sostenibilità delle imprese vitivinicole riconosciuta dai principali operatori internazionali.

Cos’è lo standard di sostenibilità EquiPlanet

Va detto però che di certificazioni green ne esistono già numerose per cui è fondamentale capire sin da subito in cosa EquiPlanet si differenzia. Ebbene, la risposta è che lo standard non si occupa di certificare la sostenibilità del singolo prodotto bensì la conformità delle politiche e dei processi aziendali agli obiettivi e ai requisiti stabiliti dall’Agenda ONU 2030.

EquiPlanet consente alle imprese di avviare un percorso di sostenibilità in linea con le più avanzate policy internazionali, incoraggia l’innovazione organizzativa e favorisce l’adeguamento ai più avanzati standard gestionali internazionali”, ha specificato il Prof. Angelo Riccaboni, presidente di EquiPlanet e già rettore dell’Università di Siena.

Nello specifico lo standard si articola in quattro ambiti: buona cittadinanza d’impresa, sostenibilità di operazioni e processi, sostenibilità della catena di fornitura, prodotti e strategie che contribuiscono a diete sane e sostenibili. Ognuno poi si articola in 20 tematiche che spaziano dalla governance alle pratiche anticorruzione, dalla tutela dei diritti dei lavoratori alla sicurezza alimentare, e 88 requisiti, tutti in linea con gli obiettivi e le azioni stabilite dallo United Nation Global Compact.

EquiPlanet permette di valorizzare aspetti della gestione di un’impresa che altrimenti passerebbero inosservati, come l’impegno verso la tutela dei diritti dei lavoratori e delle minoranze, la promozione delle pari opportunità e del merito. Aspetti che sono parte integrante di una gestione sostenibile dell’impresa, al pari del rispetto dei vincoli ambientali”, ha dichiarato Giuseppe Liberatore, direttore generale di Valoritalia.

Ma una volta definito di cosa si occupa lo standard, quali sono i passi che le aziende devono seguire per certificarsi con EquiPlanet? Le imprese devono prima di tutto adottare un Sistema di Gestione della Sostenibilità, stabilire obiettivi misurabili e impegnarsi a migliorare le performances di sostenibilità. Infine, devono pubblicare un Bilancio di Sostenibilità redatto con gli standard internazionali previsti dal Global Reporting Iniziative.

Una volta completati questi passaggi, EquiPlanet offre numerosi vantaggi alle imprese. Il più importante è senz'altro costituito dall’allineamento agli SDGs dell’Agenda ONU 2030 e dal rispetto dei requisiti ESG (Environmental, Social, Governance); allineamento che consente all’impresa sia di rispondere efficacemente agli obblighi normativi previsti in ambito nazionale e comunitario, sia di adeguarsi alle nuove metodologie di valutazione del credito messe a punto degli istituti bancari, che prevedono rating differenziati in base al grado di adesione ai requisiti della sostenibilità.

 


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