La governance riguarda l'insieme di regole, pratiche e processi attraverso i quali un'azienda viene diretta e controllata. Essa include aspetti come la struttura del consiglio di amministrazione, la trasparenza nelle decisioni aziendali, l'etica nel comportamento dei dirigenti e la tutela degli interessi degli stakeholder. Spesso abbreviata come "G" nell'acronimo ESG (Environmental, Social, Governance), la governance rappresenta uno degli elementi chiave nel contesto della sostenibilità e della responsabilità aziendale.
E al tema della governance è dedicato Il Position Paper presentato da UN Global Compact Network Italia (UNGCN Italia),“La Governance Trasformativa come driver di condotta responsabile per un business più etico, prospero e sostenibile”. Il documento si pone l’obiettivo di delineare una fotografia di come le imprese italiane aderenti all’UN Global Compact stanno interpretando e implementando l’integrazione della sostenibilità all’interno dei meccanismi della propria governance, dimensione fondamentale e imprescindibile per poter orientare il business in modo sostenibile, da un punto di vista strategico, culturale e operativo, partendo dai livelli apicali e manageriali, fino a permeare tutte le operation aziendali.
Il Paper è stato prodotto con il supporto allargato di 54 imprese aderenti a UNGC ed integra 20 case history aziendali sul tema. Di seguito le aziende citate in ordine alfabetico: A2A; ACEA; Aeroporti di Roma; Andriani; Automobili Lamborghini; Benetton; CAP Holding; Carbonsink; Cassa Depositi e Prestiti; Edison; Enav; Enel; Eni; Erg; Esselunga; Feralpi Siderurgica; Ferrovie dello Stato Italiane, Ferrari; Fincantieri; FNM Group; Gruppo De Cecco; Gruppo Hera; Gruppo Sofidel; Gruppo Unipol; ICAM Cioccolato; illycaffè; INWIT; Iren; Italmobiliare; Italyum; Legance – Avvocati Associati; Leonardo; Leroy Merlin Italia; Lundbeck Italia; Maire; Marcegaglia Steel; Mindoor (Boyden Italy); Moncler; Nestlé Italy; Pirelli & C; Poste Italiane; Prada; Prometeon Tyre; Prysmian, RCS Mediagroup; RINA; Saipem; Save The Duck; SEA - Società Esercizi Aeroportuali; SNAM; Terna; Tod’s; TPER; Volvo Trucks Italia.
Il documento è stato lanciato ufficialmente il 17 luglio 2024, in collaborazione con la Rappresentanza Permanente d'Italia presso le Nazioni Unite, nell’ambito di un side-event dell’High-Level Political Forum di New York.
A seguire, alcuni passaggi particolarmente significativi del Paper, che, per la sua corposità, e anche per la presenza di molte e interessanti testimonianze aziendali, risulta impossibile sintetizzare interamente, suggerendone la lettura integrale.
Una Governance Trasformativa per guidare il percorso verso la sostenibilità
Partendo dal concetto più interno di corporate governance, le imprese stanno sempre più riconoscendo la sostenibilità come elemento centrale di competitività, integrando l’identificazione dei rischi, degli impatti e delle opportunità ESG. Chiedendo alle aziende di essere più ambiziose, UN Global Compact propone l’approccio della Governance Trasformativa, secondo il quale la sostenibilità agisce da fattore di accelerazione a livello interno, orientando il purpose aziendale in ottica di pianificazione strategica e allineamento dei processi, e a livello esterno, coinvolgendo gli stakeholder classici (fornitori, clienti/consumatori, settore finanziario) e allargando lo spettro anche agli attori dell’ecosistema nel quale l’azienda opera (istituzioni, terzo settore).
Dalla corporate governance alla Governance Trasformativa
La crescente attenzione da parte del settore privato nei confronti della sostenibilità, considerata sempre più decisiva per la competitività del business, ha reso necessaria la sua integrazione a livello di corporate governance. L’integrazione della sostenibilità nella corporate governance prevede l’identificazione di organi e responsabilità preposte, la diffusione di competenze dedicate e la definizione di processi che creino le condizioni necessarie all’azienda per poter misurare e gestire i propri impatti sociali e ambientali, analizzando i rischi e le opportunità connesse, definendo obiettivi, allineando i processi decisionali e creando valore nel lungo termine per tutti gli stakeholder.
L’idea di governance trasformativa modifica le modalità tradizionali di concezione della corporate governance, proponendone una struttura sempre più articolata. All’interno di questo approccio più olistico alla governance, la sostenibilità supera necessariamente la logica della gestione dei rischi e abbraccia pienamente il concetto di creazione del valore. La governance trasformativa diventa quell’elemento chiave per dare all’azienda una spinta ulteriore verso l’integrazione della sostenibilità nelle strategie di business dell’azienda e per orientare il purpose aziendale.
Governance Trasformativa: la dimensione interna e esterna
Il concetto di governance trasformativa può trovare applicazione all’interno e all’esterno del perimetro aziendale. È, infatti, fondamentale per le imprese adottare una governance adeguata, che diffonda la sostenibilità nella dimensione interna, così come in quella esterna, creando i presupposti per generare un impatto significativo sulla società e rispondendo a quelli che sono gli interessi degli stakeholder, nella prospettiva evidenziata nei paragrafi precedenti.
A livello interno, è importante agire sui valori e la cultura; sulla formazione e l’engagement dei dipendenti; sull’elaborazione di strategie, politiche e processi in linea con la sostenibilità (inclusi programmi di etica e compliance); sulle disposizioni contrattuali, sulla due diligence e sui meccanismi di segnalazione e reclamo; sui sistemi di controllo interno e di gestione dei rischi; sulla rendicontazione. Di fatto l’intera organizzazione e tutte le funzioni aziendali sono chiamate in causa per gestire al meglio i processi di trasformazione, nella prospettiva di una crescente sostenibilità.
Si tratta di applicare nelle aziende quel modello che nella letteratura organizzativa ha preso il nome di leadership trasformativa: un approccio volto a creare un ambiente in cui i membri dell’organizzazione si sentano motivati a raggiungere, nell’ambito di un impegno collettivo, gli obiettivi individuali, insieme a quelli comuni. In ciò vengono ispirati, stimolati e incentivati da un vertice orientato a creare una squadra forte e capace di ottenere risultati a lungo termine.
Ad un assetto organizzativo adatto a gestire i processi di trasformazione, deve poi corrispondere un sistema di KPI per monitorare i risultati e per dimostrare internamente ed esternamente l’impatto della propria strategia di sostenibilità.
L’approccio della governance trasformativa chiede in modo specifico alle imprese di guardare oltre il proprio perimetro interno e concentrarsi sulla loro capacità di farsi promotrici del cambiamento nella società e nell’ecosistema esterno.
Le azioni che le imprese possono intraprendere in riferimento alla dimensione esterna riguardano l’engagement degli stakeholder (inclusi i fornitori, i clienti/consumatori, le comunità locali, la società civile, gli investitori); le attività di capacity building; la capacità di costruire partnership multistakeholder e partecipare ad azioni collettive; le iniziative di advocacy e lobbying, per promuovere quadri regolatori e tassonomie omogenei che agevolino il business e al contempo garantiscano trasparenza e accountability tramite indicatori condivisi; il supporto ai Governi nel monitoraggio e nel reporting rispetto al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile.
La dimensione esterna è fondamentale per le imprese perché permette di generare impatto positivo grazie all’implementazione delle strategie e degli obiettivi di sostenibilità, ed è indispensabile che l’interazione tra l’ambito esterno e quello interno venga regolamentata attraverso la governance.