Le B-Corp sono aziende che, oltre a perseguire il profitto economico, integrano nel loro modello di business un forte impegno verso obiettivi sociali e ambientali. A differenza delle imprese tradizionali le B-Corp infatti devono mantenere alti standard di trasparenza, responsabilità sociale e sostenibilità ambientale in quanto si tratta di aziende che si sono sottoposte volontariamente alla certificazione di un ente indipendente, B Lab, che valuta diversi aspetti, come le pratiche di lavoro, l'impatto ambientale, l'etica della governance e l'impegno verso la comunità.
L'obiettivo ultimo delle B-Corp è dunque quello di ridefinire il concetto di successo aziendale, dimostrando che le imprese possono essere anche strumenti di cambiamento positivo, contribuendo alla risoluzione di problemi globali come le disuguaglianze sociali, la crisi climatica e lo sfruttamento delle risorse naturali.
Ma quante sono oggi in Italia? Quali i risultati raggiunti? A disegnare il quadro della situazione attuale è Sara Giusti, economista del Research Department di Intesa Sanpaolo. Per farlo sono state messe a confronto oltre 200 B-Corp italiane con un campione di imprese tradizionali comparabile per dimensione e macro settore di attività.
A che punto siamo in Italia con le B-Corp
Nel 2016 le B-Corp in Italia erano solo 26 mentre ora, a distanza di 8 anni, sono oltre 300 e registrano dati in continua crescita. Secondo le analisi di Intesa, infatti, anche il loro fatturato è cresciuto registrando una media del 32,4% nel quadriennio 2019-2022 contro una crescita del +19% delle società tradizionali.
“La ricerca realizzata da Intesa Sanpaolo conferma il ruolo pionieristico svolto dalle Certified B Corp nel panorama imprenditoriale italiano. La B Corp Community continua a rappresentare un Paese particolarmente virtuoso in termini di innovazione, lungimiranza, crescita e creazione di valore condiviso. Un continuo impegno e una crescita che non si arresta: festeggiamo oggi il traguardo delle oltre 300 B Corp attive in Italia, che occupano oltre 28.000 persone in 17 industrie diverse, generando un fatturato che supera i 15,1 miliardi di euro. Un risultato straordinario, a solo un anno dalla nascita di B Lab Italia, che ci rende orgogliosi e ci dà la spinta per continuare a lavorare per un futuro sempre più inclusivo e rigenerativo”, ha commentato Anna Puccio, Managing Director di B Lab Italia.
Segno dell’alta attenzione che mettono nella sostenibilità sociale, le Benefit Corporations offrono ai propri dipendenti degli stipendi più alti grazie anche a risultati di produttività maggiore: secondo i dati il valore aggiunto mediano per addetto è pari a 69mila euro contro i 61mila delle altre aziende prese a campione.
Infine emerge anche che la marginalità misurata dall’ebitda e la patrimonializzazione delle B-Corp nel 2022 risultano migliori rispetto a quelli delle altre aziende: l’ebitda si attesta all'incirca al 10% rispetto all’8,5% e la patrimonializzazione ha raggiunto il 35,4% rispetto al 32,6% del campione di confronto.
B Corp e manifatturiero
L'indagine ha poi realizzato un piccolo focus sul mondo manifatturiero dove risulta più diffusa l'adozione di strategie evolute tra le B-Corp rispetto alle società tradizionali in riferimento a: numero di imprese con brevetti (31,6 vs. 13,5); imprese con marchi (34,2 vs. 16); imprese con certificazioni ambientali (44,7 vs. 17,9) e il livello di internazionalizzazione delle imprese (44,7 vs. 31,7).
“Le B Corp hanno registrato una crescita rilevante interessando in modo trasversale tutto il tessuto imprenditoriale italiano dal manifatturiero, ai servizi e il commercio. Lo studio che abbiamo realizzato evidenzia come queste imprese siano cresciute di più e raggiungano livelli di marginalità e patrimonializzazione più elevati. Le B Corp manifatturiere presentano, inoltre, un posizionamento migliore in termini innovazione e internazionalizzazione, in sinergia con la maggiore attenzione alla sostenibilità sociale e ambientale,” ha commentato Sara Giusti.