Tutela dell’ambiente, cura dei pazienti, sviluppo delle comunità locali e benessere dei propri collaboratori. Sono questi i quattro obiettivi di beneficio comune perseguiti dal gruppo biofarmaceutico internazionale Chiesi, per il quale crescita del business e sviluppo sostenibile viaggiano insieme sullo stesso binario.
Un percorso verificabile attraverso i numeri raccolti all’interno del nuovo Report di Sostenibilità Chiesi 2022 e che ha portato l’azienda a completare con successo la prima ricertificazione come B Corp, rilasciata dell’organizzazione senza scopo di lucro B Lab.
“Il Report di Sostenibilità 2022 riflette il nostro impegno nei confronti delle performance sociali e ambientali e, in qualità di Società Benefit e B Corp certificata, continuiamo a impegnarci per creare valore condiviso e migliorare la vita di tutti in modo responsabile, confidando nella possibilità di creare un mondo migliore, più sano e sostenibile”, ha affermato Giuseppe Accogli, CEO del Gruppo Chiesi.
I quattro pilastri del Bilancio di Sostenibilità Chiesi 2022
Fondata nel 1935 nella città di Parma da Giacomo Chiesi, oggi l'azienda conta 2 miliardi e 749 milioni di euro di fatturato, oltre 6.500 collaboratori, 3 stabilimenti produttivi (Italia, Francia e Brasile), 31 filiali e più di 100 Paesi nei quali vengono distribuite le proprie soluzioni farmaceutiche. Numeri importanti, soprattutto in considerazione della missione che Chiesi si impegna nel perseguire - migliorare la qualità di vita delle persone - che la porta ad agire in maniera responsabile non solo nei confronti dei pazienti, ma anche delle comunità in cui opera e dell’ambiente.
A seguire i quattro grandi obiettivi nei quali si declina la mission di Chiesi i cui risultati sono riportati nel Bilancio di Sostenibilità Chiesi 2022, di cui qui una presentazione sintetica.
Evitare e ridurre le emissioni, la priorità di Chiesi
Nel 2022 Chiesi ha superato il concetto di carbon neutrality passando al più severo standard “Net Zero Emissions”, rafforzando così il proprio piano di mitigazione delle emissioni di gas a effetto serra che ha come priorità evitare e ridurre le emissioni, più che rimuoverle o sostituirle.
L’azienda punta a raggiungere Zero Emissioni Nette di gas a effetto serra (GHG) dirette entro il 2030 e Zero Emissioni Nette GHG indirette entro il 2035. Le sue prestazioni in fatto di emissioni vengono comunicate in modo trasparente con cadenza annuale. Ed è grazie al suo impegno a favore dell’azione per il clima e della trasparenza che, nel 2022, Chiesi è stata inclusa nella “Climate Change A List” del Carbon Disclosure Project (CDP), riconoscimento ottenuto solo dal 2% delle 15.000 imprese che hanno presentato i propri dati.
Per quanto riguarda le emissioni Scope 1 i siti produttivi di Parma (Italia) e Blois (Francia) sono dotati di un sistema di abbattimento delle emissioni GHG che evita la dispersione in atmosfera di propellenti derivanti dal processo di produzione degli inalatori spray.
Per quanto riguarda le emissioni Scope 2 il 99% del consumo elettrico di tutti i siti di Chiesi deriva da fonti rinnovabili.
Per quanto riguarda le emissioni Scope 3 Chiesi ha iniziato un percorso di collaborazione con la propria catena del valore che ha permesso di mappare le emissioni prodotte, con l’obiettivo di ridurne l’impatto climatico. Nel 2019 Chiesi ha co-creato, insieme ai propri partner, il Codice di Interdipendenza: un insieme di linee di condotta per i fornitori, applicabili su scala globale, che riconosce ogni attore come essenziale agli altri all’interno di un processo di apprendimento reciproco e di co-evoluzione, comprende sia requisiti obbligatori, sia azioni di miglioramento, ovvero una guida per coloro che desiderano spingersi oltre verso ulteriori progressi allineati con i principi del documento.
“Sono felice di ciò che siamo riusciti a realizzare nell’ultimo anno. Il passaggio allo standard ‘Net Zero Emissions’ dimostra la nostra dedizione verso la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e alla mitigazione dell'impatto ambientale in tutte le attività. Continueremo a far crescere il nostro business in modo sostenibile, rispettando al contempo elevati standard di performance sociali e ambientali, trasparenza e responsabilità”, ha commentato Maria Paola Chiesi, Vice Presidente e Head of Shared Value & Sustainability.
Un approccio trasparente e incentrato sul paziente
Chiesi si impegna a generare valore sostenibile per i pazienti, mettendo a punto soluzioni terapeutiche innovative. Nel 2022, il Gruppo ha investito 589 milioni di euro in Ricerca e Sviluppo (R&S), registrando una crescita del 7% rispetto all’anno precedente, e pari al 21,4% del fatturato totale. Chiesi si è classificata come prima azienda farmaceutica italiana per investimenti in R&S nell’area UE e si è confermata prima azienda farmaceutica italiana per numero di brevetti depositati presso l’Ufficio Europeo dei Brevetti (EPO).
Chiesi si conferma impegnata a favore della trasparenza degli studi clinici e della condivisione dei dati, al di là dei requisiti di legge. Il Gruppo rende pubblici i protocolli clinici, le informazioni relative agli studi e i risultati sintetici degli stessi, su registri di dominio pubblico a livello globale. L’azienda ha, inoltre, incrementato le attività di engagement con i gruppi di pazienti, oltre ad aver ampliato iniziative trasversali all’azienda, volte a diffondere la cultura del coinvolgimento dei pazienti. In tal senso, nel 2022, Chiesi ha ottenuto, per la terza volta, il punteggio più alto in materia di etica da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM).
Creazione di valore condiviso
Contribuire allo sviluppo delle comunità locali in cui l’azienda opera è una delle finalità di pubblica utilità che Chiesi ha inserito nel proprio statuto.
Nel 2022 il Gruppo ha dato prova di un incessante sostegno a favore dei pazienti nei territori colpiti dalla guerra, fornendo loro accesso ininterrotto a prodotti salvavita, nonché sostegno economico alle ONG umanitarie e, ove possibile, somministrando in regime di gratuità i trattamenti Chiesi a neonati e pazienti sottoposti a trapianto.
Nel 2022 il Gruppo ha donato oltre 130.000 medicinali Chiesi, del valore di 4,5 milioni di euro. Il contributo del Gruppo a un impatto sociale positivo va oltre l’ambito della salute, avendo destinato più di 26,1 milioni di euro a donazioni e ad altri contributi a scopo sociale.
Pari opportunità, per una forza lavoro diversificata
Nel 2022 Chiesi ha colmato il divario retributivo di genere a livello di Gruppo. L’azienda è vicina all’equilibrio di genere nella forza lavoro, oggi composta da un numero leggermente superiore di donne (54%). Nelle posizioni di leadership, gli uomini rappresentano circa il 60,1%, percentuale diminuita negli ultimi anni, segnando una tendenza positiva verso l’equilibrio di genere. Chiesi è la prima azienda farmaceutica in Italia ad aver ricevuto la certificazione per la parità di genere dal Governo italiano, con un punteggio pari a 89/100.
Continua anche l’impegno dell’azienda verso l’implementazione della propria policy globale in materia di Diversity & Inclusion (D&I), gestita da uno specifico Comitato D&I, per garantire che tutte le diversità facciano parte integrante del Gruppo – qualora esse siano etniche, di orientamento sessuale, identità di genere, status socioeconomico, età, abilità fisiche, fede religiosa, politica, attitudine, stile di vita, e altre diversità invisibili.
Nel 2022 Chiesi ha ricevuto la certificazione Top Employer in Italia (per la quindicesima volta) e in UE (per l'undicesimo anno consecutivo). Il riconoscimento è stato ottenuto anche in Brasile, negli Stati Uniti e, per la prima volta, in Pakistan.
L’azienda
Chiesi è un gruppo biofarmaceutico internazionale orientato alla ricerca che sviluppa e commercializza soluzioni terapeutiche innovative nel campo della salute respiratoria, delle malattie rare e delle cure specialistiche. Chiesi, che vanta oltre 85 anni di esperienza, ha sede a Parma, opera in 31 Paesi, e conta oltre 6.500 collaboratori. Il Centro Ricerche di Parma collabora con altri sei importanti poli di R&S in Francia, Stati Uniti, Canada, Cina, Regno Unito, e Svezia.