Ben 11.100 viticoltori, 26 cantine in 7 regioni d’Italia, un’estensione complessiva di 37.500 ettari vitati che corrispondono a oltre 600.000 tonnellate di uva prodotta (l’8,5% dell’uva italiana) e un fatturato pari a 423 milioni di ricavi. Sono questi i numeri del Gruppo Caviro, la più grande cantina vitivinicola d’Italia, che nel suo Bilancio di Sostenibilità 2023, il quinto, racconta i risultati raggiunti in termini di Governance, Ambiente e Società.
La sostenibilità del Gruppo Caviro
Le azioni del Gruppo si sviluppano lungo tutta la catena del valore e traggono forza dal legame con i soci produttori. Caviro rafforza quanto già si fa e quanto si dovrà fare per affrontare i cambiamenti climatici e le sfide di oggi: si impegna concretamente, insieme alle cantine socie e all’intera filiera, per supportare e diffondere pratiche di sostenibilità in un racconto che abbraccia l’Italia, da nord a sud.
"La nostra strategia si basa su tre asset principali: sostenibilità economica e sociale, innovazione continua e ridotto impatto ambientale. Oggi più che mai è infatti cruciale puntare a una transizione ecologica pragmatica, realista, non fondamentalista. Gli attori principali di questo processo devono restare gli agricoltori, che da sempre sono i veri ambientalisti in quanto custodi della terra che lavorano e dei frutti che producono. Solo così potremo realizzare una sostenibilità concreta, basata sull’equilibrio tra essere umano e natura", ha scritto il Presidente Carlo Dalmonte nella lettera agli stakeholder che accompagna il report.
Gruppo Caviro esercita un’azione concreta e tangibile su ben 10 dei SDG (Sustainable Development Goals) dell’Agenda 2030 dell’ONU attraverso iniziative e progetti di ampio respiro, intercettando i temi materiali su cui si concentra maggiormente la sensibilità dell’azienda e dei suoi stakeholder. Quest’anno per il Gruppo si aggiunge l’obiettivo numero 17 - partnership for the goals - per rafforzare l’impegno nel costruire collaborazioni con il mondo pubblico, privato e quello accademico per lo sviluppo sostenibile.
Risultati chiave del Bilancio di Sostenibilità Gruppo Caviro 2023
A seguire alcuni dei risultati più importanti riportati nel V Bilancio di Sostenibilità del Gruppo Caviro, concepito in ottica ESG e certificato da ente terzo (BDO Italia).
La sostenibilità ambientale del Gruppo Caviro
Degli scarti che Caviro processa ogni anno - 600.000 tonnellate - oltre il 99% trova nuova vita: questo è il cerchio della vite. In Caviro tutto torna: ogni giorno i protagonisti della filiera si impegnano in un processo, in continua evoluzione, per restituire alla terra ogni residuo del processo di vinificazione per valorizzarla e trasformarla in materia nobile, fino al completo utilizzo e allo Scarto Zero, in ottica di rigenerazione profonda dove l’ultimo traguardo è il prossimo.
Per la sostenibilità della risorsa idrica il Gruppo prevede un piano di tutela attraverso l’installazione di tecnologie sempre meno idroesigenti, il monitoraggio dei consumi per ridurre le dispersioni, il reimpiego di acque di processo previo idoneo trattamento e l'integrazione dei processi per aumentare le sinergie di recupero. Un impegno concreto che si traduce in 621 milioni di litri di acqua recuperati e non prelevati da falde acquifere equivalenti al 42% del fabbisogno totale del Gruppo.
Così ogni residuo del processo si fa risorsa e come l’acqua, anche la terra è protagonista di questo viaggio di rigenerazione. Dalla naturale decomposizione della sostanza organica - reflui e scarti provenienti dalla sola filiera agroalimentare - che si trasforma attraverso un processo di biossidazione, si producono preziosi fertilizzanti naturali che equivalgono a 135.000 tonnellate (35.000 t biodigestato, 36.000 t biosolfato di calcio e 64.000 t di ammendanti di tre diverse tipologie ACV, ACM, ACFA).
Ulteriore passo nel percorso di sviluppo sostenibile di Caviro è il conteggio del proprio carbon assessment su tutti i siti operativi: Faenza (RA), Forlì (FC), Savignano sul Panaro (MO), Fumane (VR) con l’obiettivo di definire la relativa carbon footprint e attuare strategie di decarbonizzazione concrete. Il calcolo è stato effettuato in collaborazione con ClimatePartner sui dati riferiti al fiscal 21/22.
Silvia Buzzi, HSE and Sustainability Manager Caviro Extra commenta: “Contabilizzare l’impronta di carbonio è il primo passo fondamentale per consentire alle organizzazioni di quantificare le proprie emissioni in termini di gas a effetto serra, espresse in tonnellate di CO₂ equivalente, comprendere il proprio impatto sul clima e fissare obiettivi di riduzione o compensazione”.
Le concrete strategie di decarbonizzazione di Caviro prevedono due ambiti di azione:
- riduzione delle emissioni, attraverso l’autogenerazione di energia da fonte rinnovabile o l’acquisto di energia green, l’uso di tecnologie sempre più efficienti, collaborazioni dedicate a monte e a valle della catena di fornitura;
- compensazione delle emissioni, mediante l’acquisto di crediti di carbonio che finanziano progetti allineati agli SDGs.
La sostenibilità sociale del Gruppo Caviro
Caviro si impegna a creare un ambiente lavorativo etico e stimolante il cui fine è valorizzare e sostenere i dipendenti, attraverso la formazione e la sensibilizzazione su temi di sostenibilità e Cyber security, la definizione di tavole di successione per affrontare il turnover e il potenziamento della comunicazione interna per stimolare il senso di appartenenza. Sostenibilità sociale che si concretizza anche in azioni volte al consumatore finale che riguardano principalmente gli aspetti legati alla qualità del prodotto e alla sicurezza alimentare e rapporti volti ai fornitori, in particolare quelli locali per generare un contributo rilevante a sostegno dell’economia del territorio.
In armonia con la sua natura cooperativa, Caviro ha confermato il proprio contributo nei confronti dell’intera comunità e del territorio attraverso iniziative benefiche, manifestazioni ed eventi di carattere sportivo, sociale e culturale. Il teatro che ha ospitato l’evento - il MIC Museo Internazionale delle Ceramiche - ne è un esempio. Gli ospiti, a conclusione della presentazione del V Bilancio di Sostenibilità, hanno fruito della mostra “Gio Ponti. Ceramiche 1922-1967. Oltre duecento opere dell’inventore del Made in Italy” accompagnati da Claudia Casali, Direttrice MIC Museo Internazionale delle Ceramiche.
Premi e riconoscimenti
Sono diversi i riconoscimenti che sottolineano e premiano l’impegno del Gruppo: Caviro è stata inserita ufficialmente nella lista delle “Aziende più attente al clima 2024” nel settore alimentari e bevande. La classifica - stilata da Corriere della Sera, Pianeta 2030 e Statista - premia le imprese che hanno maggiormente ridotto il rapporto tra le emissioni di CO₂ e il fatturato 2023.
Caviro si è anche distinta tra le aziende italiane leader nella green economy con il progetto “Legàmi di Vite” per il Premio Sviluppo Sostenibile 2022, ed è stata insignita anche del b, il più alto riconoscimento italiano destinato alle imprese che nella gestione della propria attività danno un contributo innovativo in termini di sostenibilità ambientale e responsabilità sociale. Infine, la menzione di Index Future tra le 44 imprese italiane che meglio illustrano la propria governance e l’European Award for Cooperative Innovation per la categoria “Bioeconomia e Circolarità”, che ha riconosciuto a Caviro lo status di cooperativa tra le più innovative a livello europeo.
L'azienda
Caviro è la più grande Cantina d’Italia e Best Practice internazionale di economia circolare. Fondata nel 1966, è una cooperativa agricola costituita da 28 soci (di cui 26 cantine sociali), oltre 11.000 viticoltori localizzati in 7 regioni d’Italia, per 37.500 ettari di superficie vitata. La produzione di uva ha superato nell’ultimo anno le 600.000 tonnellate (circa l’8,5% dell’uva italiana), per una vendita complessiva di 175 milioni di litri di vino. Esporta in 87 Paesi nel mondo una gamma completa di vini italiani, dal daily al premium - da Tavernello, Botte Buona, passando per Vigneti Romio fino ad arrivare a Leonardo Da Vinci e Cesari. Con la partecipata Caviro Extra, il Gruppo si distingue a livello nazionale e internazionale per essere il precursore di un modello di economia circolare unico e completo “Dalla Vigna alla Vigna”: un circolo virtuoso di valorizzazione degli scarti della vinificazione che vengono lavorati e trasformati in prodotti nobili.