Negli Stati Uniti una subdola rivoluzione sta scuotendo le fondamenta delle politiche aziendali. Sull’onda di un clima politico sempre più polarizzato, anche a seguito della sentenza della Corte Suprema di giugno 2023 che ha respinto l'uso di criteri razziali nelle ammissioni universitarie dando seguito alle accuse di "discriminazione inversa", un numero crescente di aziende sta rivedendo, se non addirittura abbandonando, i propri programmi di Diversity, Equity & Inclusion (DEI).
Colossi come Meta, McDonald's, Walmart, Ford, Harley-Davidson, Amazon, Goldman Sachs, Accenture e Google hanno annunciato tagli o modifiche significative alle loro iniziative DEI. Dalle revisioni delle politiche di assunzione alla rimozione di riferimenti a eventi celebrativi sul motore di ricerca Google come il Black History Month, LGBTQ+ Pride e Women's History Month, il messaggio è chiaro: il vento sta cambiando.
Credere nei valori DEI: Deloitte Italia prosegue nei suoi obiettivi di Diversità e Inclusione
La scorsa settimana, racconta il Financial Times, anche la società di consulenza e revisione Deloitte US ha annunciato la fine del suo programma DEI. Il primo passo è stato la richiesta ai propri consulenti che lavorano nei suoi circa 15.000 uffici governativi e di servizi pubblici di rimuovere i pronomi indicanti il genere dalle e-mail esterne "per allinearsi alle nuove pratiche e ai requisiti dei clienti governativi". In una separata e-mail Deloitte US faceva sapere poi che avrebbe abbandonato i suoi programmi Diversità Equità e Inclusione.
Tuttavia alcune country del network globale hanno deciso di non seguire questa strada.
Come riportato dal The Guardian, il Chief Executive of Deloitte UK, Richard Houston, ha comunicato che il cambiamento delle priorità governative negli Stati Uniti non avrebbe modificato il suo impegno nel costruire una cultura inclusiva e nel raggiungere gli obiettivi di diversità presso la filiale britannica.
Ma Deloitte UK non è la sola a prendere le distanze da Deloitte US, anche Deloitte Italia, infatti, rimarrà impegnata nell'attuazione delle policy interne di Diversity e Inclusion e nella promozione di una cultura aziendale equa. Secondo quanto pubblicato su Ansa, Fabio Pompei, Ceo di Deloitte Central Mediterranean, ha inviato una comunicazione interna alle oltre 16 mila persone di Deloitte in Italia, Grecia e Malta dichiarando tale scelta.
"Care Colleghe e cari Colleghi ─ si legge nella comunicazione firmata dal Ceo ─, vi scrivo oggi per confermarvi l'impegno di Deloitte Central Mediterranean nel promuovere una cultura inclusiva. La nostra priorità è quella di migliorare costantemente la vostra esperienza, promuovendo un ambiente in cui ognuna e ognuno di noi si senta valorizzato, possa crescere e realizzare appieno il proprio potenziale. Restiamo fermamente impegnati a favorire una cultura inclusiva e un senso di appartenenza per tutte e tutti, che rispecchi la diversità della nostra società".
Verrebbe da dire "scelta naturale", considerando il ruolo di Deloitte Italia, attraverso i servizi offerti, nell'accompagnare le imprese lungo il proprio percorso verso sostenibilità secondo i criteri ESG che le direttive UE mirano a integrare nei modelli di business.