Investimenti nelle Climate Tech: le tecnologie più impattanti conquistano i finanziatori lungimiranti. I dati PwC

Secondo PwC, sebbene gli investimenti nelle Climate Tech segnino un -40%, aumenta la fiducia per chi lavora su tecnologie con un potenziale di riduzione delle emissioni più elevato

Di Arianna De Felice

Finanza Sostenibile - Pubblicato il 31-10-2023

Nonostante la necessità di trovare modi innovativi per mitigare, misurare e adattarsi ai cambiamenti climatici sia sempre più urgente, l'attuale situazione di incertezza economica e il conflitto geopolitico stanno mettendo in crisi molti settori, compreso il mondo delle Climate Tech. Stando ai dati del secondo rapporto State of Climate Tech di PwC, infatti, gli investimenti su base annua da parte di venture capital e private equity sono calati del 40% nel 2023

«Un contesto macroeconomico difficile, valutazioni in calo e turbolenze geopolitiche hanno visto i flussi di capitale verso le imprese tecnologiche climatiche diminuire del 40% in un momento in cui la tecnologia climatica ne ha più bisogno. Ma se da un lato tali dinamiche settoriali e macroeconomiche possono offuscare la fiducia degli investitori, dall’altro presentano anche significative opportunità per gli investitori che fanno la prima mossa, poiché la necessità di innovazioni tecnologiche climatiche non potrà che rafforzarsi», ha dichiarato Will Jackson-Moore, leader globale della sostenibilità, PwC UK.

Green Finance: segnali di risalita

Nonostante il drastico calo a livello generalizzato, la ricerca ha rilevato recentemente una certa ripresa. La quota detenuta dalla tecnologia climatica in termini di azioni del mercato privato e investimenti in sovvenzioni è, infatti, salita all’11,4% nel terzo trimestre del 2023 e si sta muovendo a un tasso annuo del 10%

L'altro segnale positivo è che gli investimenti sembrano dirigersi verso settori con livelli più elevati di emissioni e verso tecnologie con una maggiore capacità di riduzione delle stesse.

«Lo sviluppo e il potenziamento delle Climate Tech sono una parte essenziale per affrontare la sfida climatica. Quindi, anche se non sorprende che i livelli assoluti di investimenti nelle Clima Tech siano diminuiti insieme al mercato, questo calo degli investimenti è preoccupante. La buona notizia è però che il settore ha ottenuto buoni risultati in termini relativi, con un calo degli investimenti inferiore rispetto ad altri settori. È anche incoraggiante vedere uno spostamento nell’equilibrio degli investimenti verso le tecnologie che possono ridurre maggiormente le emissioni. Auspichiamo di vedere questo cambiamento continuare, insieme ad un aumento dei livelli assoluti di investimento in tutte le tecnologie con il potenziale di ridurre le emissioni», ha commentato Emma Cox, leader globale del clima, PwC UK.

Quali sono le Climate Tech che piacciono agli investitori

Un cambiamento notevole si è verificato nel settore industriale, che rappresenta quello con il maggior livello di emissioni rispetto a qualsiasi altro settore dell’economia (pari a circa il 34%). Tra il 2013 e il terzo trimestre del 2022, gli investitori hanno indirizzato poco meno dell’8% dei finanziamenti di venture tech sul clima al settore industriale. Ora, la quota di investimenti nel settore industriale è quasi raddoppiata, raggiungendo il 14% tra il quarto trimestre del 2022 e il terzo trimestre del 2023. 
Andando a vedere nel dettaglio, a trainare la crescita degli investimenti nel settore industriale c'è il Nord America (dove i fondi sono passati dal 9% al 16% in un solo anno) e l’Europa dove questo dato è passato dal 10,4% del 2022 al 21,4% di quest'anno.

Inoltre tutte e quattro le regioni considerate nella ricerca (Nord America, Cina, Asia-Pacifico ed Europa) hanno incrementato i propri investimenti nelle tecnologie dedicate all'energia. Al primo posto si trova la Cina che è passata da poco meno del 2% degli investimenti nelle startup che operano in ambito energetico al 22,2% nel periodo compreso dal 2018 al 2023.

Una quota degli investimenti è stata poi destinata alle startup Climate Tech focalizzate su settori ad alte emissioni come l’ambiente edificato (17% delle emissioni, 5% degli investimenti iniziali) e l’alimentazione, l’agricoltura e l’uso del territorio (22% delle emissioni, 8% degli investimenti iniziali).

Anche nel settore dei finanziamenti relativi al potenziale di riduzione delle emissioni delle tecnologie (Emissions Reduction Potential - ERP) le cose stanno cambiando. Basti pensare alle startup del settore solare ed eolico che stanno registrando una quota minore di investimenti rispetto agli anni precedenti (specie se paragonati al 2013 e al 2015 quando ricevevano un terzo di tutti i finanziamenti per l’innovazione per soluzioni climatiche). Oggi parte di quei fondi vengono investiti in giovani realtà che operano su tecnologie ERP più elevate come la cattura, l’utilizzo e lo stoccaggio del carbonio (CCUS); idrogeno verde; e cibi alternativi. Segno, questo, che gli investitori sono aperti ad altre soluzioni per il clima.

Metodologia

Il rapporto di PwC di quest'anno ha preso in considerazione oltre 8.000 startup che operano nel settore delle Climate Tech e oltre 32.000 trattative finanziarie per un valore di oltre 490 miliardi di dollari. Rispetto allo scorso anno il Climate Tech Investment Index di PwC è stato notevolmente ampliato, con quasi il doppio del numero di startup monitorate e una gamma più ampia di tipologie di operazioni finanziarie esaminate.

 

 


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