È aperto il Bando Sostenibilità 2025 della Camera di commercio di Alessandria-Asti che intende aiutare le imprese nel loro percorso di transizione green offrendo contributi a fondo perduto volti a promuovere interventi dedicati alla sostenibilità. Il percorso intende infatti incoraggiare le imprese a perseguire elevati standard di sostenibilità, in linea con la normativa europea e nazionale, e a rafforzare la propria competitività grazie a processi aziendali più virtuosi e meno impattanti sull’ambiente.
Due sono le linee principali su cui si incentiva l’azione imprenditoriale: una dedicata alle tematiche ESG (Environmental, Social, Governance), l’altra rivolta alla transizione energetica tramite interventi di efficienza energetica, introduzione di Fonti di Energia Rinnovabile (di seguito FER) e partecipazione a Comunità Energetiche Rinnovabili (di seguito CER).
Il bando ha una dotazione finanziaria pari a 200.000 euro con un contributo massimo per ogni impresa pari a 5.000 euro fatta eccezione per le imprese in possesso di rating di legalità, che otterranno una premialità di 150 euro mentre le imprese che vantano uno status di Impresa Benefit e/o della certificazione di genere verrà riconosciuta una premialità di euro 100,00.
Le domande devono essere presentate in modalità telematica tramite la piattaforma ReStart entro e non oltre il 15 settembre 2025.
Una volta chiuso il bando le domande verranno valutate in ordine cronologico di ricezione e, alle imprese selezionate, verrà fornito un codice CUP (Codice Unico di Progetto), da trasmettere ai fornitori ai fini del suo inserimento in fattura.
Le spese ammissibili del Bando Sostenibilità 2025
Per quanto riguarda la Linea 1 dedicata ai temi ESG, le imprese possono beneficiare del contributo per spese di consulenza volte ad adottare pratiche e processi orientati alla sostenibilità ambientale, alla responsabilità sociale e a una governance aziendale trasparente e coerente con i principi ESG.
In particolare, rientrano tra le voci ammesse: gli interventi volti al riutilizzo degli scarti e alla rigenerazione dei fattori di produzione, all’introduzione di modelli di economia circolare come il “refurbishment”, il “pay-per-use” e lo “sharing”, all’adozione di sistemi per la riduzione dei consumi idrici e il riciclo delle acque nei processi produttivi, alla progettazione di soluzioni di mobilità sostenibile, all’eco-design e all’uso di smart packaging. Sono inoltre finanziabili le spese per consulenze finalizzate all’ottenimento di certificazioni ambientali coerenti con il principio europeo del “non arrecare un danno significativo” (DNSH), e per l’avvio di bilanci di sostenibilità, sistemi di welfare aziendale e altre iniziative di governance responsabile.
La Linea 2, invece, si concentra su consulenze tecniche ed economiche finalizzate a ottimizzare l’uso dell’energia e a favorire l’adozione di sistemi di monitoraggio e gestione energetica avanzati. Rientrano in questa linea i costi per: gli audit energetici, le analisi delle forniture di energia, la progettazione e l’attuazione di sistemi di raccolta e l’analisi dati relativi ai consumi, la redazione di piani di miglioramento dell’efficienza energetica, la consulenza per l’implementazione di sistemi conformi alle norme ISO (50001, 50005, 50009), e gli studi di fattibilità per la realizzazione o adesione a Comunità Energetiche Rinnovabili.
Entrambe le linee consentono inoltre l’acquisto di software, gestionali digitali e piattaforme tecnologiche strettamente funzionali agli interventi ESG o energetici, purché accompagnati da attività di consulenza per un valore minimo di 1.500 euro.
Restano escluse invece tutte le spese di trasporto, vitto, alloggio, imposte, consulenze di natura ordinaria e le spese fatturate o pagate al di fuori del periodo previsto.
A chi si rivolge il Bando Sostenibilità 2025
Il bando è aperto a tutte le Micro, Piccole e Medie imprese con sede legale o unità operative tra Alessandria ed Asti. Per poter accedere ai fondi le aziende devono essere in regola con l'iscrizione al Registro delle imprese, non in stato di fallimento o liquidazione e devono aver assolto gli obblighi contributivi.
Ogni impresa può presentare una sola richiesta di contributo e gli interventi oggetto della domanda di contributo devono essere attinenti all’attività esercitata presso la stessa sede o unità locale operativa. Inoltre la partecipazione al bando è subordinata ad un limite minimo di spesa di euro 3.000,00.
In ultimo, le imprese partecipanti sono tenute ad avvalersi esclusivamente di fornitori qualificati e coerenti con i servizi richiesti, secondo criteri specifici definiti per ciascuna linea di intervento. Se per la linea 1 dedicata ai temi ESG le misure sono meno stringenti, dato che le imprese potranno affidarsi a uno o più fornitori a patto che esercitino un'attività coerente con la prestazione realizzata, la stessa cosa non si può dire per la linea 2 dedicata alla transizione energetica. In questo caso infatti l’impresa potrà avvalersi solo di:
- EGE (Esperti in Gestione dell’Energia) certificati, a fronte della norma UNI CEI 11339, da enti accreditati;
- ESCo (Energy Service Company) certificate da organismo accreditato secondo la norma UNI CEI 11352;
- Organismi di valutazione della conformità accreditati ai sensi di almeno uno dei seguenti standard di accreditamento nella loro versione in vigore: UNI CEI EN ISO/IEC 17029, UNI EN ISO 14065, UNI CEI EN ISO/IEC 17021-1, UNI CEI EN ISO/IEC 17024, UNI CEI EN ISO/IEC 17065;
- Società, Energy Manager e/o altri esperti, operanti come liberi professionisti o all’interno di imprese, che abbiano svolto negli ultimi tre anni almeno tre attività di consulenza a clienti diversi.