Nel mondo si contano circa 10.000 B Corp certificate situate in oltre 100 paesi con quasi 1 milione di lavoratori in 160 diversi settori. Osservando più da vicino si può notare che anche in Europa la comunità B Corp continua a espandersi, con un aumento del 24% solo negli ultimi 12 mesi. Stando ai dati rilasciati da B Corp Europe a marzo, in occasione del mese dedicato a queste imprese, l'UE vanta oltre 2.100 B Corp certificate che operano in 31 paesi, impiegando più di 370.000 persone in settori che spaziano dalla finanza alla tecnologia, dalla produzione alla vendita al dettaglio.
Dati importanti visto che anche i consumatori continuano ad orientarsi verso acquisti sostenibili con quasi un europeo su quattro che riconosce le B Corp certificate, soprattutto tra le generazioni più giovani (25-34 anni).
Per rispondere alla crescente domanda del mercato, B Lab ha recentemente introdotto una nuovi standard per la certificazione B Corp, progettati per garantire che le aziende continuino a essere leader nella responsabilità d’impresa, stabilendo criteri ambiziosi in termini di trasparenza, responsabilità e impatto.
"In un momento in cui altri leader si stanno tirando indietro, le aziende devono guidare il progresso. Non si tratta di un semplice aggiornamento; è una completa rivisitazione dell'impatto aziendale per rispondere alle sfide del nostro tempo. I nuovi standard di B Lab possono fungere da roadmap per la leadership sulle questioni sociali e ambientali quando più necessario", ha dichiarato Clay Brown, Co-Lead Executive presso B Lab Global, nella comunicazione ufficiale.
I nuovi standard per la certificazione B Corp
I nuovi standard per la certificazione B Corp appena rilasciati da B Lab segnano l'evoluzione più significativa dei 19 anni di storia dell'organizzazione non-profit.
Grazie al prezioso supporto degli stakeholder e a un processo di consultazione durato diversi anni nascono quindi sette temi di impatto critici che le imprese dovranno rispettare per ottenere la certificazione B Corp, abbandonando il sistema di punteggio cumulativo. Questo imporrà alle B Corp di gestire il proprio impatto in modo olistico, aumentando al contempo la trasparenza e la chiarezza per il pubblico.
Le sette aree di impatto dei nuovi standard B Corp sono:
- Scopo e governance degli stakeholder. Operare secondo uno scopo definito, integrando la prospettiva degli stakeholder nel processo decisionale e creare strutture di governance adeguate per monitorare l’allineamento allo scopo e le performance sociali e ambientali dell’organizzazione.
- Azione per il clima. Elaborare un piano concreto per contribuire al contenimento del riscaldamento globale entro 1,5°C. Le imprese di maggiori dimensioni dovrebbero includere nel piano anche il calcolo delle proprie emissioni di gas serra e adottare obiettivi di riduzione convalidati scientificamente.
- Diritti umani. Analizzare come le attività aziendali e la catena del valore possano avere impatti negativi sui diritti umani e attuare misure efficaci per prevenirli, mitigarli e gestirli in modo responsabile.
- Lavoro equo. Offrire condizioni di lavoro dignitose, applicare politiche retributive eque e includere il punto di vista dei lavoratori nei processi decisionali e, in generale, promuovere una cultura aziendale positiva.
- Giustizia, equità, diversità e inclusione. Favorire ambienti di lavoro inclusivi e diversificati, contribuendo al contempo allo sviluppo di comunità più eque, giuste e coese.
- Tutela ambientale e circolarità. Valutare con attenzione l’impatto ambientale delle proprie attività e adottare azioni concrete per ridurlo, promuovendo la sostenibilità lungo tutta la catena del valore e favorendo l’economia circolare.
- Affari pubblici e azione collettiva. Partecipare attivamente a iniziative collettive volte a generare cambiamenti sistemici positivi, sostenere politiche pubbliche orientate al progresso sociale e ambientale. Le grandi imprese dovrebbero anche garantire trasparenza fiscale rendendo pubblici i propri dati paese per paese.
In un momento in cui le imprese si trovano a gestire una crescente complessità normativa, i nuovi standard introdotti da B Lab offrono un punto di riferimento solido e concreto integrando strumenti, metriche e approcci già adottati in altri modelli riconosciuti a livello internazionale, come il Global Reporting Initiative (GRI), la Science Based Targets initiative (SBTi) e le certificazioni Fairtrade. In questo modo, le imprese possono orientare meglio le proprie strategie di sostenibilità, concentrandosi sugli impatti reali contribuendo così a costruire un modello economico più equo, trasparente e resiliente.
"Le aziende europee si sono impegnate e continuano a essere all'avanguardia nell'utilizzare il business come forza per il bene comune. Questi nuovi standard offrono un percorso chiaro e credibile per le aziende e sono in linea con i quadri normativi e le aspettative globali, trasformando l'ambizione in azione e aprendo la strada a un'economia più inclusiva e sostenibile", ha affermato Juliette Caulkins, Managing Director di B Lab Europe.