L'Osservatorio D&I di UN Global Compact Network Italia, nato nel 2021 per raccogliere le sfide, monitorare trend a livello italiano e globale e condividere le migliori pratiche del settore privato in ambito Diversity, Equity & Inclusion (DE&I), è giunto alla sua quarta edizione che ha visto coinvolte attorno al tema della DE&I oltre 25 aziende aderenti a UN Global Compact insieme all’Ufficio per l’Italia dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), l’Associazione Italiana per la Direzione del Personale (AIDP) e a esperti/e dell'argomento.
Le riflessioni condivise durante il confronto tra i partecipanti sono state raccolte in una pubblicazione (scaricabile a questo link), che sottolinea come la misurazione della DE&I sia oggi non solo una scelta etica, ma anche una leva strategica fondamentale. Per le aziende, scrive UN Global Compact Network Italia, è cruciale adottare un approccio trasformativo alla DE&I, che includa il monitoraggio e la comunicazione di metriche chiave. Questo consente di superare la semplice conformità normativa e il perseguimento di obiettivi finanziari, permettendo di valutare l’efficacia delle iniziative intraprese, identificare aree di miglioramento e promuovere un cambiamento sostenibile. In questo modo, è possibile ispirare gli stakeholder, coinvolgere altre realtà e generare un impatto positivo lungo l’intera catena del valore.
“La misurazione della DE&I è un imperativo non solo etico, ma anche strategico per le imprese, poiché permette di rispondere e anticipare una serie di esigenze del mercato, rendendo quindi le organizzazioni più competitive”, ha detto Marco Frey, Presidente di UN Global Compact Network Italia.
Perché monitorare e misurare la Diversity, Equity & Inclusion
Un approccio strutturato e trasparente alla DE&I non solo supporta l’inclusività, ma genera valore per l’intera comunità aziendale e il contesto in cui opera. Ecco perché, spiega il documento, monitorare e misurare la Diversity, Equity & Inclusion non è solo un obbligo di compliance, ma un processo strategico essenziale per il miglioramento continuo e il benchmarking interno ed esterno. Attraverso la raccolta di dati disaggregati e analisi qualitative, le aziende infatti possono:
- Identificare gap e aree di miglioramento, coinvolgendo attivamente la popolazione aziendale;
- Monitorare i progressi rispetto a obiettivi misurabili, valutando l’efficacia delle iniziative;
- Guidare decisioni strategiche su politiche aziendali, reclutamento, sviluppo del personale e comunicazione;
- Dimostrare impegno concreto verso la DE&I, rafforzando la fiducia di stakeholder interni ed esterni;
- Conformarsi alla normativa, con l’ambizione di adottare un ruolo trasformativo;
- Migliorare la reputazione grazie a certificazioni e inclusione in indici globali.
Quattro aspetti chiave emersi dall'Osservatorio D&I
- I KPIs generalmente monitorati dalle aziende partecipanti all’Osservatorio sono soprattutto quelli afferenti al genere (incluso il tema del gender pay gap), età e disabilità.
- A livello di Gruppo, molte aziende operano tramite unità regionali, per meglio cogliere le sensibilità locali, rilevando tuttavia un problema di raccolta dati, soprattutto nel caso di diverse procedure e metodologie di raccolta.
- I KPIs quantitativi (genere, età, disabilità) sono monitorati anche trimestralmente e pubblicati annualmente, poiché si registra un sempre maggiore interesse del business alla comunicazione di KPIs sulla DE&I.
- L’engagement della popolazione aziendale è visto come prioritario, anche per promuovere iniziative bottom up e per lavorare sul tema della self-identification con riferimento a temi come l’orientamento ed identità sessuale ed etnia.
Metriche per monitorare e misurare la Diversity Equity & Inclusion
Costituiscono il cuore della pubblicazione i due capitoli che riguardano Quali indicatori misurare e comunicare e Le sfide attuali e come affrontarle, compreso la misurazione della DE&I lungo le catene di fornitura e la tutela della privacy durante la raccolta dei dati. Nel documento sono condivise: metriche per monitorare e misurare la DE&I a livello di governance, ma anche specifiche metriche interne quantitative nel ciclo di gestione dei talenti e metriche esterne quantitative su comunicazione, marketing, prodotti e servizi, fornitori e stakeholder esterni.
Seguono Le raccomandazioni dell’Osservatorio; Le best practices delle aziende partecipanti, ben 15 tra le quali A2A, Edison, Leroy Merlin; e una scoreboard di KPIs comuni, qualitativi e quantitativi.
"La nuova pubblicazione nell’ambito del nostro Osservatorio D&I fornisce linee guida dettagliate per aiutare il settore privato a monitorare e valutare le proprie iniziative, andando oltre la semplice conformità normativa e puntando a un cambiamento duraturo e significativo, con un impatto positivo anche al livello di ecosistema aziendale e sull’intera società”, ha affermato Daniela Bernacchi, Executive Director di UN Global Compact Network Italia.