Le pratiche inclusive, legate a temi di genere, etnia, LGBT+, età, status socioeconomico, disabilità, religione, credo e aspetto fisico, applicate dalle aziende hanno un impatto positivo sul mercato. Ad affermarlo è la nuova edizione del Diversity Brand Index (DBI) realizzata dalla collaborazione tra Fondazione Diversity e Focus Management.
DBI ha infatti reso possibile dal 2018 l’analisi della diversità in tutte le sue forme, esaminando le prospettive dei brand e le percezioni di consumatrici e consumatori. L’indice combina i risultati di una survey realizzata su campione statisticamente rappresentativo della popolazione italiana con le valutazioni del Comitato Scientifico e di esperti in diversi ambiti della diversità. L'edizione 2025, nello specifico, ha coinvolto oltre 1.000 persone.
Diversity Brand Index 2025, ricavi superiori per le aziende sostenibili
Nel Diversity Brand Index 2025 il Net Promoter Score (NPS), indicatore del passaparola, rimane elevato per i brand inclusivi (+69,4%) con ben 7 persone su 10 che scelgono le marche che promuovono l'inclusione. Questo porta automaticamente a una crescita dei ricavi pari al 20,1%. I dati, sebbene siano in lieve calo rispetto al 2024 mostrano comunque un andamento positivo costante. Inoltre i brand che riescono a rimanere stabilmente nella Top10 registrano una crescita dei ricavi superiore, pari al 24% (dato in aumento rispetto alla media +6,6% e rispetto al 2024 +0,6%).
Di contro i brand che non si dimostrano aperti all'inclusione registrano un Net Promoter Score di -67,5%, ma non viene raccomandato nemmeno chi viene percepito come neutrale (-32%).
Andando a vedere nel dettaglio dei settori, considerando i primi 50 brand percepiti dal mercato finale come inclusivi, il Retail si conferma leader (26%, +2 p.p.), seguito da Apparel & Luxury Goods (stabile al 22%) e Healthcare & Wellbeing (12%, +2 p.p.). Crescono anche Information Technology (10%, +2 p.p.), Beni di largo consumo (8%, +2 p.p.) e Consumer Electronics (6%, +4 p.p.), mentre calano Toys (4%, -2 p.p.), Telco e Media (2%, -4 p.p.). Escono invece dalla rilevazione Automotive e Utility, mentre debutta il settore Airlines (2%).
In generale le iniziative DEIA (diversity, equity, inclusion, and accessibility) dei brand si concentrano principalmente sul mercato finale (81%) con particolare attenzione a Education (24%, +10 p.p.), Marketing & Communication (22%), e Local Engagement (20%). Le iniziative interne invece sono solo il 19% con una particolare predominanza per Education (9%) e HR (7%).
Infine dall'indagine emerge anche un live miglioramento, rispetto al 2024, della conoscenza di quelli che sono i temi della diversità, con una leggere diminuzione solo per il genere.
Diversity Brand Index 2025: la Top 10 dei marchi impegnati nella DEIA
Le iniziative candidate dai brand al Diversity Brand Index 2025 sono state valutate da docenti universitari ed esperti di settore, concretizzandosi poi nella Top 10 Diversity Brand Index per la loro capacità di lavorare concretamente sulla DEIA, impattando anche sulla percezione delle consumatrici e dei consumatori.
Il vincitore assoluto è stata Nuvenia con la campagna "Non sono mai solo mestruazioni" che ha sfidato tabù e disinformazione sul ciclo mestruale, promuovendo una maggiore consapevolezza del corpo femminile. Sephora, invece, è il vincitore digitale per il progetto “We Belong Here”, ideato per sensibilizzare sull'importanza dei Safe Place per la comunità LGBTQIA+. Infine a Ikea è stato poi assegnato il Premio Accessibilità – Design 4 All coerentemente con la rilevanza del tema, per l’iniziativa “Quiet Hours”.
Tra gli altri brand presenti nella Top 10 ci sono anche:
- Ace con una campagna per promuovere la sensibilizzazione rispetto alle discriminazioni che subiscono le comunità sottorappresentate.
- Alexa che per l’8 Marzo ha risposto agli insulti con messaggi educativi sulla violenza verbale, basati su ricerche di ActionAid.
- Fastweb ha lanciato invece podcast e vodcast DEIA, tra cui “8 Marzo e poi?”, “Non dire diversità” e “Futuri Diversi”, per stimolare il dialogo.
- Ferrovie dello Stato Italiane dal 2024, offre il videointerpretariato nella Lingua dei Segni Italiana nelle principali stazioni per assistere le persone sorde in meno di 60 secondi.
- Idealista per il Pride 2024 ha lanciato lo spot “L’amore gioca in casa” per promuovere inclusione e contrastare la discriminazione queer.
- Procter & Gamble con "Insieme siamo più forti" sostiene dal 2021 la "Carovana della Prevenzione", il Programma Nazionale Itinerante di Promozione della Salute Femminile di Komen Italia.
- TIM con l’app Women Plus aiuta le donne nella ricerca di lavoro e nei percorsi di carriera.