Granarolo investe nel benessere delle mamme lavoratrici: tutti i dettagli del nuovo piano welfare

Con il Bando Ri-Parto, Granarolo introduce misure di welfare dedicate alle madri lavoratrici, garantendo supporto economico e assistenza per un migliore work-life balance

Di Arianna De Felice

Company - Pubblicato il 31-03-2025

Il welfare aziendale in Italia ha raggiunto una maturità significativa, come evidenziato dall'ottava edizione del Welfare Index PMI 2024 promosso da Generali Italia. Secondo il rapporto infatti il 75% delle piccole e medie imprese italiane ha raggiunto un livello almeno medio di welfare aziendale, con una triplicazione delle imprese con livello alto o molto alto dal 2016 al 2024, che sono passate dal 10,3% al 33,3%. L’impennata, in particolare, è stata registrata negli ultimi due anni con +8%. 

Le aree più sviluppate del welfare aziendale includono la conciliazione vita-lavoro, noto anche come work-life balance (56,4% delle imprese attive), seguita da salute e assistenza, previdenza e protezione, tutela dei diritti, diversità e inclusione sociale, tutte con un tasso di iniziativa superiore al 50%. Al contrario, il sostegno alle famiglie per la cultura e l'educazione dei figli è ancora in fase iniziale, coinvolgendo solo il 10% delle imprese. 

Questi passi avanti evidenziano come il welfare aziendale sia diventato una leva strategica per migliorare il benessere dei dipendenti e la competitività delle imprese. Lo sa bene anche Gruppo Granarolo che si è appena aggiudicato il finanziamento del Bando Ri-Parto – Percorsi di welfare aziendale. Questa iniziativa, promossa dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, mira a favorire il rientro al lavoro delle madri, supportare la natalità e garantire un equilibrio tra vita privata e professionale.

"È per noi motivo di grande soddisfazione poter contribuire in maniera fattiva al benessere lavorativo e alla conciliazione vita-lavoro delle neomamme. I numerosi strumenti di sostegno alla genitorialità sono stati costruiti con le mamme e accolti molto favorevolmente in ogni sede", ha dichiarato il Presidente del Gruppo Gianpiero Calzolari.

L’iniziativa rientra in un più ampio percorso di attenzione alla parità di genere e al benessere dei dipendenti che ha portato Granarolo a ottenere recentemente la Certificazione di Genere. Fin dalle sue origini infatti l’azienda ha promosso iniziative finalizzate all’equità di genere: nell’ambito della selezione e assunzione, della gestione delle carriere, degli sviluppi retributivi, delle politiche di welfare e di conciliazione, progetti di sensibilizzazione e comunicazione per favorire una cultura aziendale inclusiva e libera da stereotipi e pregiudizi.

Sostenibilità Granarolo: il nuovo welfare per le mamme lavoratrici

Il bando si articolerà nell’arco di due anni a partire da marzo 2025 fino a marzo 2027 e permetterà alle mamme dipendenti di poter godere di una serie di preziosi aiuti nella fase della nascita e del rientro al lavoro dopo il congedo parentale. 

Tra questi vi sono una copertura integrale della retta dell’asilo per ogni bambino o bambina, indipendentemente dalla sua ubicazione, oltre che una convenzione con il Nido di Viola SaS operativa nel territorio bolognese.

Inoltre alle famiglie verrà dato un sostegno economico concreto con un contributo alla nascita di 1.000 euro oltre che l’integrazione al 100% del congedo parentale.

Infine verranno forniti un’assistenza psicologica attraverso Helping Mama, con un pacchetto di cinque incontri di consulenza; servizi welfare su misura attraverso il programma "Welfare come te", che include consulenze nutrizionali, massaggio infantile, aiuto compiti per fratelli e sorelle e supporto all’orientamento all’asilo; e spazi di co-working dedicato per le madri che desiderano un ambiente flessibile per la gestione del lavoro e della genitorialità.


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