Il 2025 del Gruppo Hera comincia all'insegna della sostenibilità. L'azienda italiana, infatti, ha da poco emesso con successo il suo quarto green bond. Parte del programma di emissioni obbligazionarie “Euro Medium Term Note Programme” (EMTN), questa obbligazione risulta in linea con il Green Financing Framework (GFF) predisposto, tra l’altro, sulla base dei principi dell’International Capital Market Association (ICMA), in allineamento con i criteri della Tassonomia europea e certificato da una società indipendente.
Il Gruppo Hera emette il suo quarto green bond
Il quarto green bond di Hera ammonta a complessivi 500 milioni di euro, rimborsabili in 6,5 anni con una cedola dello 3.250 % e un rendimento pari a 3.396%. Nello specifico il green bond è rappresentato da obbligazioni senior, non convertibili, non assistite da garanzie, destinate alla circolazione tra investitori qualificati.
L'emissione ha ottenuto un significativo interesse da parte degli investitori internazionali, ricevendo ordini per circa 2,75 miliardi di euro, quasi 5,5 volte l’ammontare offerto. I fondi verranno utilizzati per finanziare (o rifinanziare) diversi progetti del Piano industriale del Gruppo, in linea con uno o più Sustainable Development Goals (SDGs) dell’Agenda Onu 2030.
Nello specifico il Gruppo Hera ha individuato tre ambiti nei quali poter utilizzare i fondi:
- Il ciclo idrico integrato (che fa riferimento agli SDGs 6, 13 e 14), ovvero costruire o estendere le infrastrutture per la raccolta, il trattamento e l’approvvigionamento idrico, con progetti di raccolta e trattamento delle acque reflue.
- L'economia circolare, prevenzione e controllo dell’inquinamento (che risponde agli SDGs 11, 12 e 13) e si tratta soprattutto di progetti all’avanguardia per quanto riguarda la rigenerazione di materie plastiche, la digestione anaerobica di rifiuti organici per la produzione di compost e biometano, nei sistemi di raccolta e trasporto degli scarti.
- L'efficienza energetica e infrastrutture (in linea con gli SDGs 7, 11 e 13), ovvero la produzione di energia elettrica rinnovabile tramite fotovoltaico e geotermia, lo sviluppo delle reti di teleriscaldamento, l’installazione, manutenzione e riparazione di apparecchiature per l’efficienza energetica e di tecnologie per la produzione di energie rinnovabili, fino alle reti di trasmissione e distribuzione di energia elettrica.
Per assicurare la trasparenza dell’operazione di destinazione dei fondi, l'azienda ha già attivato un processo di monitoraggio e rendicontazione di quanto effettivamente assorbito da ogni intervento e le relative performance ambientali raggiunte. I dati verranno poi inclusi nel Bilancio di Sostenibilità 2024 del Gruppo.
“Siamo più che soddisfatti del risultato della collocazione, molto al di sopra delle aspettative, di questo quarto green bond: rende la nostra struttura finanziaria ancora più green e rafforza ulteriormente la struttura patrimoniale, rendendola ancora più resiliente, e il profilo di credito della multiutility, in linea con il Piano industriale, che prevede anche 2,5 miliardi di euro di investimenti allineati alla Tassonomia europea, il 98% di quelli ammissibili. In particolare, la nuova emissione rappresenta un ulteriore volano per lo sviluppo di attività che generano valore condiviso, riducendo l’impronta carbonica, rigenerando le risorse, garantendo la resilienza dei servizi gestiti e rendendo quindi sempre più sostenibili i nostri business. Questi impegni sono già definiti anche dal Green Financing Framework e dal Piano di transizione climatica con target Net Zero al 2050 del Gruppo. Questo nuovo green bond conferma pertanto il nostro obiettivo di creazione di valore a lungo termine per i nostri azionisti e il nostro ruolo di multiutility a supporto della transizione green per i cittadini, le istituzioni e le imprese”, ha affermato Orazio Iacono, Amministratore Delegato del Gruppo Hera.