Acronimi della sostenibilità, decodificare le parole chiave per un futuro green

Un'introduzione sugli acronimi chiave della sostenibilità per rendere più accessibili i concetti complessi usati da aziende e governi

Di Arianna De Felice

Dizionario della Sostenibilità - Pubblicato il 03-01-2025

La sostenibilità è ormai una priorità globale per aziende, governi e anche singole persone che ogni giorno cercano di combattere la battaglia contro il cambiamento climatico cercando di ridurre il loro impatto ambientale promuovendo uno sviluppo più equo e responsabile. Tuttavia, con l'aumento dell'attenzione su queste tematiche, è cresciuto anche l'uso di un linguaggio più specialistico, ricco di termini tecnici e, soprattutto, di acronimi. Sigle come ESG, SDG e GHG sono ormai all'ordine del giorno nei discorsi sulla sostenibilità, ma spesso rischiano di creare confusione anziché chiarezza. Ecco quindi un breve glossario per spiegare i principali acronimi della sostenibilità.

I principali acronimi della sostenibilità: ESG, SDG, GHS

Nel mondo degli acronimi della sostenibilità il più noto è senza dubbio ESG. La sigla racchiude al suo interno i tre pilastri della sostenibilità. La “E”, che sta per environment, si riferisce all'impatto ambientale di un'impresa; la “S”, sociale, e si riferisce all'impatto sociale di un'azienda ed è legato a temi come il gender gap, l'inclusione e a livello più ampio l'attenzione ai temi sociali; infine la “G” di governance fa riferimento alla gestione e alla responsabilità dell'azienda verso temi come la trasparenza di comunicazione, remunerazione e molto altro.

Un altro acronimo della sostenibilità è SDG (o anche SDGs). Esso fa riferimento ai 17 Sustainable Development Goals promossi dalle Nazioni Unite identificati al fine di cercare di garantire un futuro più sostenibile. Adottati nel 2015 come parte dell'Agenda 2030, mettono sotto la lente di ingrandimento numerosi temi quali: povertà zero, fame zero, salute e benessere, istruzione di qualità, uguaglianza di genere, acqua pulita e igiene, energia pulita e accessibile, lavoro dignitoso e crescita economica, industria, innovazione e infrastrutture, ridurre le disuguaglianze, città e comunità sostenibili, consumo e produzione responsabili, agire per il clima, vita sott’acqua, vita sulla terra, pace e giustizia.

GHG, invece, fa riferimento ai Gas a Effetto Serra (GHG, dall'inglese Greenhouse Gases). Si tratta nello specifico dei gas (come per esempio anidride carbonica, metano e protossido di azoto) che contribuiscono al riscaldamento globale intrappolando il calore nell'atmosfera terrestre. Essendo una delle problematiche maggiori per la lotta al cambiamento climatico, la riduzione di queste emissioni è al centro degli sforzi globali e tra le principali azioni che le aziende si impegnano ad attuare optando per l’adozione di energie rinnovabili e pratiche sostenibili.

CSRD vs CSR, quale differenza tra i due acronimi della sostenibilità

Spesso grande confusione si crea anche tra gli acronimi CSR e CSRD che, però, sono due cose diverse. 

CSR, Corporate Social Responsability, o responsabilità sociale d’impresa, è una politica aziendale nata con l'obiettivo di rendere l'impresa sostenibile. 

La CSRD, Corporate Sustainability Reporting Directive, è invece la direttiva UE che dal 2024 obbliga le grandi aziende a pubblicare Report di Sostenibilità inerenti l'impatto ambientale e sociale che ha l'impresa. La norma è un'estensione della sua precedente NFRD (Non-Financial Reporting Directive), e coinvolge un numero più alto di aziende con l'obiettivo di aumentare la trasparenza e la comparabilità delle informazioni non finanziarie, facilitando l'accesso ai dati cruciali per gli investitori e altri stakeholder.

CSDDD, l'acronimo per una sostenibilità etica

CSDDD è l'acronimo della sostenibilità che corrisponde a  Corporate Sustainability Due Diligence Directive, direttiva europea nata nel 2022 per cercare di ridurre al minimo gli impatti sui diritti umani e sull'ambiente che potrebbero generarsi nelle imprese. La direttiva, in particolare, richiede alle aziende di porre attenzione a questi temi non solo internamente ma lungo tutta la sua catena di fornitura. Diventata legge nell’estate del 2024 la normativa verrà applicata a partire dal 2027.

GRI, EFRAG e ESRS: gli acronimi degli standard si sostenibilità

GRI sta per Global Reporting Initiative. Si tratta di un ente internazionale senza scopo di lucro nato con il fine di definire gli standard di rendicontazione delle performance ESG di aziende e organizzazioni di qualunque dimensione, appartenenti a qualsiasi settore e paese del mondo.

EFRAG, European Financial Reporting Advisory Group, è un organismo indipendente che fornisce consulenza alla Commissione Europea su questioni legate alla rendicontazione finanziaria e che ha sviluppato anche gli ESRS (European Sustainability Reporting Standards) ovvero degli standard tecnici che le aziende devono seguire per conformarsi alla CSRD.

CDP, la trasparenza al centro 

L'acronimo CDP sta per Carbon Disclosure Project. Si tratta di un'organizzazione internazionale senza scopo di lucro che opera per incentivare la trasparenza e la responsabilità ambientale di aziende, città, stati e regioni in tutto il mondo. Il suo obiettivo principale è raccogliere, analizzare e divulgare dati relativi alle emissioni di gas serra (GHG), ai rischi e alle opportunità legati al cambiamento climatico, oltre che alla gestione sostenibile delle risorse naturali.

TBL

L'acronimo TBL sta per Triple Bottom Line e rappresenta un concetto chiave nel campo della sostenibilità e della responsabilità sociale d'impresa (CSR). È stato introdotto per ampliare il tradizionale criterio di successo aziendale, che si concentra unicamente sul profitto economico, includendo anche due altre dimensioni fondamentali: quella sociale e quella ambientale.

Conosciuto anche come il principio delle "3P" — People (Persone), Planet (Pianeta) e Profit (Profitto) — il TBL invita le aziende a valutare e migliorare il loro impatto su:

People (Persone): misura l'impatto sociale di un'azienda, ossia come tratta i dipendenti, i clienti, i fornitori e le comunità in cui opera. Ad esempio, garantire condizioni di lavoro eque, promuovere la diversità e l'inclusione, sostenere progetti sociali o comunitari sono indicatori di attenzione alla dimensione "People".

Planet (Pianeta): valuta l'impatto ambientale delle attività aziendali, come il consumo di risorse naturali, le emissioni di gas serra, la gestione dei rifiuti e l'adozione di pratiche sostenibili. Un'azienda che abbraccia la TBL si impegna a minimizzare il proprio impatto ambientale attraverso politiche di sostenibilità, come il carbon offsetting o l'economia circolare.

Profit (Profitto): nonostante la spinta verso sostenibilità e responsabilità sociale, il successo economico rimane essenziale. Tuttavia, il profitto deve essere generato in modo etico, senza sacrificare il benessere delle persone o la salute del pianeta.

L'approccio TBL è diventato una guida per le aziende che vogliono integrare sostenibilità e responsabilità nei loro modelli di business. Adottare la Triple Bottom Line significa abbracciare una visione a lungo termine, in cui la crescita economica è sostenuta da una gestione responsabile delle risorse naturali e dal contributo al progresso sociale.

 


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