Il mondo della sostenibilità sta diventando centrale non solo nella vita delle persone ma anche in quella delle aziende. Un tema così sentito e così tanto attuale, e di conseguenza spesso sottoposto a cambiamenti, ha dato vita nel tempo a un ampio vocabolario di parole che ancora oggi vengono troppo spesso confuse. Non si tratta solo degli acronimi ESG ma anche di alcuni termini simili tra loro che però hanno significati diversi. Saperli riconoscere è fondamentale per riuscire a capire quali obiettivi l’impresa ha raggiunto e quali invece deve ancora migliorare.
Questo è importante soprattutto quando si parla di emissioni, e in particolare di CO₂ che rappresenta la maggior parte dei gas a effetto serra rilasciati nell’atmosfera: secondo i dati del Parlamento Europeo infatti l'Italia, nel 2023, era il terzo Paese in UE per la quantità di CO₂ rilasciata nell'ambiente, appena dietro Germania e Francia. Secondo il Net Zero Report di South Pole del 2024 però le imprese italiane si stanno muovendo con l’81% che afferma di essere sulla buona strada per raggiungere il proprio obiettivo.
Continuare a ridurre le emissioni di anidride carbonica è quindi fondamentale dato che nel tempo hanno contribuito a un aumento della temperatura media globale portando ai fenomeni atmosferici disastrosi degli ultimi anni. Per questo le imprese devono impegnarsi in questo percorso raggiungendo obiettivi che vanno dalle emissioni zero alle emissioni zero nette alla neutralità carbonica. Ma cosa vogliono dire questi termini e come si differenziano tra loro?
Cosa significa emissioni zero
Con emissioni zero si intende l'assenza totale di emissioni di gas serra da un'attività o processo. Si applica a tecnologie o processi che non rilasciano CO₂ o altri gas climalteranti nell'atmosfera, come l'energia solare, eolica o idroelettrica. È un obiettivo molto difficile da raggiungere per intere aziende o settori.
Cosa sono le emissioni zero nette o Net Zero
Significa che le emissioni prodotte sono compensate completamente da azioni di riduzione e rimozione della CO₂, ad esempio attraverso l'efficienza energetica, l'uso di energie rinnovabili e la cattura del carbonio. Il principio è bilanciare ciò che si emette con ciò che si rimuove. L'obiettivo Net Zero riguarda solitamente tutti i gas serra, non solo la CO₂.
La differenza tra Net Carbon Zero e Net Zero
Va definita poi un’ulteriore differenza che è quella tra le Net Zero e le Net Carbon Zero. Queste ultime, infatti, fanno esclusivamente riferimento, come dice la parola stessa, alle emissioni di carbonio rilasciate nell’atmosfera mentre le Net Zet fanno riferimento non solo al carbonio ma anche a tutte le altre emissioni come il metano e l’ossido d’azoto e altri gas.
Cos’è la neutralità carbonica
La neutralità carbonica, o carbon neutrality, si ottiene quando le emissioni di CO₂ generate da un'azienda, un individuo o un'attività vengono completamente compensate attraverso azioni di riduzione e progetti di rimozione del carbonio, come investimenti in energie rinnovabili, riforestazione o acquisto di carbon credit certificati.
La differenza tra le emissioni zero nette e la neutralità carbonica
A differenza del Net Zero, che prevede una drastica riduzione di tutte le emissioni di gas serra prima di compensarle, la carbon neutrality può essere raggiunta più rapidamente bilanciando le emissioni residue senza necessariamente eliminarle. Questo approccio aiuta a mitigare il cambiamento climatico, migliorare la sostenibilità aziendale e rispondere alle crescenti richieste di responsabilità ambientale da parte di clienti e investitori.