Findus avvia il monitoraggio della biodiversità, un nuovo approccio per un’agricoltura più responsabile e sostenibile

Findus continua il suo percorso verso la sostenibilità attraverso il programma Green for Love nel quale si integra un'importante collaborazione con 3Bee. Il progetto mira a monitorare e tutelare la biodiversità nelle aziende agricole della propria filiera, utilizzando tecnologie all'avanguardia

Di Simona Politini

Company - Pubblicato il 13-03-2025

Findus pone da sempre grande attenzione alla sostenibilità, con l'obiettivo di ridurre il proprio impatto ambientale e promuovere pratiche agricole responsabili. 

Come ci racconta Alessandro Solazzi, Cluster Marketing Director Southern Europe di Findus, il cuore di questa strategia è il programma "Green for Love", un manifesto che raccoglie le iniziative e i progetti concreti messi in atto per un futuro più sostenibile.

Il programma si sviluppa su tre pilastri fondamentali:

  • Per la Terra: impegno per un'agricoltura sostenibile, con oltre il 90% dei volumi di vegetali già certificati secondo lo standard di sostenibilità FSA SAI Platform, con l'obiettivo di raggiungere il 100% entro il 2025.
  • Per l'Ambiente: azioni per la tutela della biodiversità e la riduzione dell'impatto ambientale, con un taglio del 20% delle emissioni di CO2 e l'adozione di impianti fotovoltaici nello stabilimento di Cisterna di Latina.
  • Per Te: iniziative di sensibilizzazione per i consumatori, con attività di comunicazione e progetti educativi per una maggiore consapevolezza ambientale.

In questo contesto si inserisce la collaborazione tra Findus e 3Bee, azienda specializzata nella tutela della biodiversità tramite tecnologie innovative.

Il progetto Findus e 3Bee per il monitoraggio della biodiversità

A spiegarci più nel dettaglio com’è articolato il progetto, obiettivi perseguiti e i risultati attesi è Davide Briganti, Senior Communication & Biodiversity Strategist di 3Bee.

Com’è nata l’idea di questo progetto? Ovvero, quali esigenze specifiche hanno portato Findus e 3Bee a collaborare per monitorare la biodiversità? 

«L'idea di questo progetto è nata dall'esigenza di Findus di approfondire e comprendere meglio l'impatto della propria filiera produttiva sulla biodiversità. Per questo, Findus ha scelto di intraprendere, al fianco di 3Bee, un percorso di monitoraggio tecnologico per misurare, in modo preciso e scientifico, quali sono i suoi impatti in termini di biodiversità su una parte della sua filiera produttiva in particolare quella dei vegetali».

Quali sono gli obiettivi principali del progetto e quali risultati sperate di ottenere nel breve e lungo termine? 

«Il progetto in collaborazione con Findus ha l’obiettivo di monitorare il livello di biodiversità all'interno di alcune aziende agricole attive nella filiera Findus, per un totale di 1000 ettari, oltre a un’area di controllo circostante. I dati raccolti tramite la tecnologia ci permetteranno quindi di valutare lo stato della biodiversità sia all'interno delle aziende agricole che nelle aree adiacenti. Sulla base dei risultati ottenuti durante la fase di monitoraggio, potremo definire insieme a Findus una strategia di biodiversità su misura e valutare la messa in campo di azioni di rigenerazione volte a migliorare la situazione della filiera in termini di biodiversità».

Com’è strutturato il progetto?

«Il progetto si articola in due fasi principali, che combinano tecnologie innovative per il monitoraggio della biodiversità.

La prima fase è avvenuta attraverso Flora, una tecnologia sviluppata da 3Bee in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Questo strumento si basa sull’elaborazione di immagini satellitari tramite Intelligenza Artificiale per mappare l’area di studio e valutare la biodiversità potenziale del territorio. Grazie a questa analisi, è stato possibile ottenere informazioni dettagliate sul rapporto tra la filiera produttiva, le aziende agricole coinvolte e gli ecosistemi circostanti, in relazione a fattori come biodiversità, clima e uso del suolo.

Sensore IoT Spectrum

La seconda fase si concentra invece sui dati ricavati dai sensori IoT Spectrum, dispositivi avanzati sviluppati da 3Bee per il monitoraggio degli insetti impollinatori. Questi sensori, posizionati direttamente nei corpi agricoli, agiscono come veri e propri “orecchi elettronici”, captando le vibrazioni sonore emesse dagli insetti durante il volo. Grazie alla bioacustica, Spectrum ci permette di rilevare l’abbondanza e le tipologie di impollinatori presenti in un’area, integrando così i dati ottenuti dall’analisi satellitare con Flora.

Tutti i dati raccolti confluiscono all’interno della Environmental Platform di XNatura, la divisione di Nature Intelligence di 3Bee, che permette di monitorare una serie di parametri ambientali fondamentali e di comprendere impatti e dipendenze su natura, biodiversità e clima. La piattaforma è accessibile in modo rapido e intuitivo, fornendo un quadro scientifico dettagliato utile per valutare gli impatti e pianificare interventi di rigenerazione mirati».

Quali azioni concrete di rigenerazione ambientale potrebbero derivare dai dati raccolti? 

«Per definire le azioni concrete di rigenerazione ambientale, dovremo attendere i risultati completi dell’analisi di monitoraggio, che saranno disponibili a partire dalla prossima primavera. Una volta raccolti i dati, potremo lavorare insieme a Findus per sviluppare una strategia di rigenerazione mirata, basata sui target specifici che l’azienda si porrà. Su questa base, insieme al team di esperti 3Bee, potremo identificare e implementare le azioni di rigenerazione più idonee per migliorare la biodiversità lungo la filiera produttiva».

Il futuro del progetto per la sostenibilità Findus e 3Bee: espansione e nuovi sviluppi

Nel futuro il progetto potrebbe essere esteso oltre i 1.000 ettari previsti oggi? 

«Siamo ancora nella fase di valutazione dei risultati e dei possibili sviluppi futuri, ma una cosa è certa: il nostro impegno per la sostenibilità rimane saldo. Produrre cibo impattando meno sull’ambiente e tutelando le risorse naturali è la nostra sfida. Per questo, continueremo a muoverci sul sentiero tracciato, promuovendo la biodiversità e prestando attenzione a mantenere il più possibile un equilibrio tra le attività umane e la salvaguardia dell’ecosistema. Crediamo che le aziende abbiano un ruolo chiave in questo scenario e ci impegniamo a fare la nostra parte», conclude Alessandro Solazzi.

 


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