Riparte Women on Board, il percorso per aumentare la presenza femminile nei vertici aziendali

Con il 66,7% delle aziende italiane senza donne nei CdA, il progetto Women on Board offre soluzioni formative per aumentare la presenza femminile ai vertici aziendali

Di Arianna De Felice

Formazione - Pubblicato il 23-10-2024

La parità di genere è diventata un tema centrale nel dibattito aziendale, soprattutto nei consigli di amministrazione (CdA), dove la presenza femminile è ancora limitata. Secondo le stime di Manageritalia sui dati Modefinance, in Italia su oltre 225 mila società di capitale con oltre un milione di fatturato, il 66,7% non ha quote rosa nei consigli di amministrazione, il 33,3% ha almeno una donna nel CdA mentre solo un'impresa su dieci ha un consiglio totalmente al femminile

A confermare che i ruoli apicali delle imprese sono ancora prevalentemente occupati da uomini è anche l’ultimo Rapporto sulla corporate governance delle società quotate italiane 2023, pubblicato dalla Consob, dal quale, però, emergono anche dati più ottimisti. Secondo l’analisi, infatti, alla fine del 2023, la presenza femminile nei CdA delle società quotate ha toccato i valori massimi del 43,1% negli incarichi di amministratore e del 41,3% in quelli di componente dell’organo di controllo.

Per cercare di affrontare questa disparità di genere torna la terza edizione di "Women on Board" (Wob), il progetto ideato e promosso da Manageritalia, Federmanager, AIDP e Hub del Territorio ETS e realizzato in collaborazione con l’Ordine Nazionale dei Commercialisti, l’Associazione Nazionale Forense e l’Ordine Nazionale dei Consulenti del Lavoro.

Women on Board 2025: a chi si rivolge, programma e modalità di iscrizione

Women on Board è un percorso gratuito, previa iscrizione, ideato per le manager e le professioniste d’Italia, ma aperto anche agli uomini. Per partecipare ed accreditarsi al percorso Women on Board, è necessario essere iscritti, o iscriversi in questa occasione, ad almeno uno degli enti organizzatori ed essere in possesso di una Laurea Magistrale.

Il programma è suddiviso in incontri formativi. Al termine della formazione e dopo aver superato i test d’esame, le partecipanti verranno inserite in un apposito elenco qualificato online consultabile dalle imprese che potranno così scegliere la figura professionale più in sintonia con le caratteristiche della società e le specifiche esigenze dei CdA.

Da quando è stato fondato nel 2022 dalle sue ideatrici Cristina Mezzanotte e Sara Cirone, il corso è stato seguito da oltre 1700 professioniste che vogliono combattere la disuguaglianza di genere ai vertici delle aziende. La nuova edizione prende in via a novembre per protrarsi sino a giugno 2025.

“Questa nuova edizione nasce dall’esigenza di dar seguito alle tante sollecitazioni che abbiamo ricevuto dalle manager che hanno frequentato già Women on Board e che vogliono continuare a studiare e formarsi nonché da chi affronterà questo percorso per la prima volta” così commenta Cristina Mezzanotte, Presidente di Manageritalia Emilia-Romagna e co-ideatrice del progetto che prosegue: “Oggi sono oltre 450 le professioniste nella nostra short list pronte per entrare nelle governance di aziende pubbliche e private ma soprattutto nelle Pmi in tutte le regioni italiane. Wob è una community nata in maniera spontanea che desidera promuovere il merito delle Donne e mettere questo patrimonio al servizio delle aziende, oggi sempre più inclusive”.

A conferma del successo delle due precedenti edizioni vi è un programma che è più che raddoppiato passando dai 6 appuntamenti formativi del 2022 ai 15 appuntamenti di quest'anno, di cui 12 obbligatori su piattaforma dedicata e 3 facoltativi, aperti anche alle partecipanti Wob delle scorse edizioni. Durante le tre ore degli incontri (che avverranno in modalità ibrida) le partecipanti potranno dunque confrontarsi con i professionisti del settore giuridico, economico e aziendale su temi quali: personal branding soft skills networking, equilibrio di genere nelle società non quotate, l’analisi contabile e del rischio sui sistemi gestionali, principi dell’etica d’impresa, oltre a comprendere come agiscono “gli enti di interesse pubblico e le partecipate pubbliche e come le nuove tecnologie possono essere utili alle decisioni dei CdA.

Oltre ai numerosi appuntamenti sparsi sul territorio italiano, per la prima volta, Women on Board varca i confini nazionali portando i temi della parità di genere anche negli spazi del Parlamento Europeo di Bruxelles dove le donne di Wob e rappresentanti delle istituzioni comunitarie potranno confrontarsi sui modelli di management e le best practice che gli altri Paesi europei hanno già applicato così da poterli poi applicare anche nel nostro Belpaese.

“Fare rete sui territori in merito ai temi che impattano significativamente sullo sviluppo sostenibile è un dovere per il mondo manageriale impegnato nel produrre risultati economici tenendo conto della necessità di avere governance più inclusive e sostenibili che possano contribuire a creare valore e ricchezza sociale” commenta Sara Cirone del Coordinamento nazionale Federmanager Minerva, Responsabile sostenibilità e consigliera nazionale AIDP, Presidente di Hub del Territorio ETS.

 


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