Buone pratiche che le aziende dovrebbero seguire per progredire nelle decarbonizzazione

La decarbonizzazione è complessa, ma Bain & Company consiglia due pratiche per semplificare il processo: business case chiaro e collaborazione con fornitori e clienti

Di Arianna De Felice

Buone Pratiche - Pubblicato il 18-10-2024


Stando a quanto rivelato da una recente indagine di Bain & Company, in base al numero di aziende che hanno fissato obiettivi di decarbonizzazione, l'impegno per la transizione al carbonio sta crescendo rapidamente. Dall'altra parte, però, molte aziende sono in difficoltà a causa degli elevati costi e dei tempi sempre più stretti che rendono difficile raggiungere gli obiettivi di Scope 1 e 2 e ancora di più quelli relativi agli Scope 3. Ma come si fa a invertire questa situazione? Secondo Bain & Company le aziende dovrebbero apprendere da quelle che si trovano più avanti nel proprio percorso per raggiungere il Net Zero. Ecco quindi due buone pratiche che dovrebbero seguire.

Buone pratiche per spingere la decarbonizzazione in azienda

I leader della decarbonizzazione fanno sempre due cose giuste. Innanzitutto, sono pragmatici e visionari al tempo stesso che riescono a costruire un business case chiaro e realistico su come decarbonizzeranno. In secondo luogo, collaborano internamente e anche esternamente, con altri nella loro catena del valore e con terze parti come gli enti regolatori. Ovviamente non sono le uniche due attività che compiono per diminuire le loro emissioni ma, in assenza di queste due priorità, le ambizioni di decarbonizzazione sembrano arenarsi. Andiamo dunque ad analizzare nello specifico le due fasi. 

Partendo dalla costruzione di un business case efficace, le aziende che sono più avanti nella decarbonizzazione fanno tre cose. Innanzitutto, valutano in modo olistico il contributo della decarbonizzazione al business. Va specificato che, se si considerano solo i costi operativi la decarbonizzazione non sarà in grado di offrire sempre un ritorno positivo sull'investimento pertanto è necessario trovare altre fonti di valore. Queste possono variare da benefici altamente tangibili, come la mitigazione del rischio di carbon tax, sussidi o premi di prezzo, a quelli meno tangibili, come le valutazioni dei premi da parte degli investitori.

In secondo luogo le aziende devono comprendere la curva di esperienza della decarbonizzazione e adattarsi di conseguenza. La decarbonizzazione infatti richiede che le tecnologie moderne maturino ma, nel mentre non bisogna rimanere a guardare: le aziende di successo infatti si stanno concentrando prima sul trovare modi consolidati per ridurre il carbonio e poi vanno via via ad aggiungere nuovi approcci man mano che la loro capacità aumenta e le tecnologie emergenti maturano o diventano economicamente sostenibili.

Infine, l'ultimo passo per costruire una business case efficace è quello di integrare la flessibilità nei loro piani e adattarsi ai cambiamenti del mercato o a quelli di altri fattori.

La seconda fase, invece, porta le aziende dal lavoro su sé stesse al lavoro lungo tutta la catena di fornitura. Questo è molto importante dato che, nella maggior parte delle imprese, le emissioni indirette superano quelle dirette. Ma cosa significa questo operativamente parlando? Dopo aver identificato il loro valore le aziende devono fare lo stesso anche per i propri clienti, per i clienti dei propri clienti e per i propri fornitori. Si inizia con una migliore comprensione dei singoli clienti e poi con l'educazione sul prezzo, la qualità e la sostenibilità dell'offerta aziendale. 

Per quanto riguarda i proprio fornitori, invece, aiutarli a diminuire le emissioni di carbonio vuol dire consigliarli, innovare insieme prodotti e soluzioni, sviluppare piani di decarbonizzazione e, possibilmente, supportare il finanziamento di tali piani. 
Infine le aziende si stanno impegnando sempre più a collaborare anche con i decisori politici e gli standard setter per dare forma alle politiche, supportando la legislazione che migliora il ROI della decarbonizzazione, sia sovvenzionando gli sforzi verdi sia attribuendo un costo alle conseguenze negative del carbonio, e gli sforzi per creare standard di certificazione comuni.

 


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