Finanza sostenibile: cos’è, perché è importante e quali sono i principali strumenti

La finanza sostenibile sta ridefinendo il concetto di valore, dimostrando che profitto e impatto sociale possono coesistere. Ecco in che modo

Di Arianna De Felice

Dizionario della Sostenibilità - Pubblicato il 05-05-2025

Per finanza sostenibile si intende il processo che tiene conto dei fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) nelle decisioni di investimento con l'obiettivo di ottenere benefici sia per gli investitori sia per la società nel suo complesso. Scrive la Commissione Europea nel Piano d'azione per finanziare la crescita sostenibile del 2018.

La sua importanza è cresciuta in parallelo con la consapevolezza sui limiti del modello economico tradizionale e sulle conseguenze del cambiamento climatico, dell’iniquità sociale e della cattiva governance. Infatti, integrare i criteri ESG nei processi di investimento e gestione del rischio significa contribuire in modo concreto alla transizione verso un modello economico più equo, responsabile e resiliente.

Differenze tra finanza sostenibile e finanza etica

La finanza sostenibile e la finanza etica sono concetti distinti ma complementari: la prima mira a integrare i criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) nei processi finanziari tradizionali, perseguendo un equilibrio tra rendimento economico e impatto positivo, mentre la seconda pone al centro principi morali inderogabili, privilegiando la trasparenza, l'inclusione e l'esclusione di settori considerati dannosi, anche a costo di sacrificare la massimizzazione dei profitti. In sintesi, la finanza sostenibile rappresenta un'evoluzione pragmatica del mercato finanziario, mentre la finanza etica si configura come un approccio radicalmente valoriale, orientato alla giustizia sociale e ambientale

Green bond e altri strumenti di finanza sostenibile

I green bond, o obbligazioni verdi, sono forse il più noto strumento finanziario sostenibile. Emessi da soggetti pubblici o privati, aiutano a finanziare progetti a favore dell'ambiente e della lotta al cambiamento climatico, come energie rinnovabili, trasporti a basse emissioni o efficienza energetica. 

Pure i transition bond sono strumenti di debito pensati per finanziare progetti che accompagnano le aziende in un percorso di decarbonizzazione o miglioramento ambientale, anche se non ancora pienamente allineati ai criteri della finanza verde tradizionale. A differenza dei green bond, che finanziano esclusivamente progetti con un impatto ambientale positivo già definito (come energia rinnovabile o efficienza energetica), i transition bond si rivolgono a settori “hard-to-abate” - come acciaio, cemento, trasporti o aviazione - dove la transizione verso pratiche sostenibili richiede tempi più lunghi e tecnologie complesse.

Tra gli altri strumenti troviamo le obbligazioni sociali, i sustainability-linked bond e i fondi di impact investing, che puntano a generare impatti sociali o ambientali misurabili insieme a rendimenti finanziari.
Le obbligazioni sociali o social bond focalizzano la loro attenzione su progetti con un impatto sociale positivo come, per esempio, l'istruzione, la parità di genere e l'occupazione. I sustainability linked bond, che possono riguardare qualsiasi dei tre ambiti ESG, sono obbligazioni che si distinguono per una caratteristica chiave: le loro condizioni finanziarie - ad esempio il tasso di interesse - sono direttamente collegate al raggiungimento di specifici obiettivi di sostenibilità fissati dall’emittente. Infine l'impact investing, mira a generare un impatto sociale o ambientale positivo intenzionale e misurabile, oltre a un ritorno finanziario. Questo tipo di investimento è molto diffuso tra fondazioni, family office e investitori istituzionali sensibili alla missione, ed è uno strumento potente per colmare il divario tra capitale e bisogni sociali non soddisfatti.

Perché la finanza sostenibile è importante per le aziende

Adottare pratiche di finanza sostenibile rappresenta per le aziende una scelta strategica che può tradursi in vantaggi competitivi significativi. L'integrazione dei criteri ESG nelle strategie aziendali consente infatti di mitigare i rischi ambientali, sociali e di governance, migliorando la resilienza operativa e la capacità di adattamento a normative in continua evoluzione.
Inoltre, le imprese che dimostrano un impegno concreto verso la sostenibilità tendono ad attrarre maggiormente investitori e clienti, rafforzando la propria reputazione e fidelizzazione. La trasparenza nelle pratiche ESG può anche facilitare l'accesso a finanziamenti agevolati e a nuovi mercati, offrendo opportunità di crescita e innovazione. 

Le sfide della finanza sostenibile

Sebbene la finanza sostenibile sia oggi al centro dell’economia, si trova ancora ad affrontare sfide complesse. Tra le principali vi è la definizione e standardizzazione dei criteri ESG: la mancanza di parametri condivisi e di metodologie uniformi per valutare la sostenibilità degli investimenti genera infatti confusione tra gli investitori e favorisce pratiche di greenwashing.

Anche la disponibilità e qualità dei dati ESG rappresenta un nodo critico: le informazioni sono spesso incomplete, non comparabili o non verificate da enti indipendenti.

A ciò si aggiungono difficoltà strutturali, come la scarsa integrazione della sostenibilità nei modelli di valutazione del rischio e nei sistemi di incentivazione aziendale, e mancanza di competenze.

Importanti passi in avanti sono stati fatti con l'introduzione di normative ad hoc come: la Tassonomia UE, che offre un sistema di classificazione uniforme che definisce quali attività economiche possono essere considerate realmente sostenibili dal punto di vista ambientale; la Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR) che obbliga gli operatori finanziari a comunicare in modo trasparente come integrano i rischi e i fattori ESG nei loro prodotti; o la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), che amplia l'obbligo di rendicontazione ESG a un numero maggiore di imprese, e introduce standard di reporting uniformi (ESRS), obbligo di audit e integrazione con la reportistica finanziaria tradizionale. L'applicazione di questa normativa, seppur oggi messa in parte in standby dal pacchetto Omnibus, aiuterà a rafforzare la trasparenza e a combattere i fenomeni di greenwashing.


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