Se da una parte è vero che la riduzione del carbonio fa bene ai guadagni finanziari tanto quanto all'ambiente, dall'altra gli ultimi dati hanno registrato una situazione quasi di stallo, se non al ribasso, relativa ai progressi nella decarbonizzazione delle imprese.
A confermarlo è un nuovo studio di Boston Consulting Group (BCG) e CO2 AI Boosting Your Bottom Line Through Decarbonization al quale hanno partecipato quasi 2000 dirigenti che si occupano proprio di supervisionare le misurazioni, i reporting e la riduzione delle emissioni della propria azienda, provenienti da 26 Paesi.
"Sono troppo poche le aziende che stanno cogliendo i guadagni finanziari offerti dalla decarbonizzazione", ha affermato Diana Dimitrova, managing partner, direttrice e coautrice dello studio di BCG. "Padroneggiando azioni fondamentali essenziali come misurazione, reporting, definizione di obiettivi e adottando misure avanzate verso la sostenibilità, queste aziende possono diventare più efficienti, più redditizie e dimostrare un impegno più forte verso un futuro più verde".
I benefici della decarbonizzazione
Come abbiamo anticipato, la decarbonizzazione fa bene anche ai conti delle aziende. Dallo studio, infatti, emerge che il 25% delle imprese intervistate ha registrato benefici annuali di decarbonizzazione pari a oltre il 7% dei loro ricavi, per un beneficio netto medio di 200 milioni di dollari all'anno. Una delle principali fonti di questi benefici è stata la riduzione dei costi operativi, spesso derivante da iniziative incentrate sull'efficienza, sulla riduzione degli sprechi, sulla razionalizzazione dei materiali o dell'impatto ambientale o sull'uso di energie rinnovabili.
Per ottenere questi benefici finanziari, le aziende leader stanno andando oltre le azioni fondamentali, come la misurazione e la segnalazione delle emissioni, e adottando azioni più avanzate, tra cui l'uso dell'intelligenza artificiale nei loro sforzi climatici e il calcolo delle emissioni a livello di prodotto, per supportare i loro percorsi di decarbonizzazione.
Nello specifico, le aziende che compiono correttamente tutte le azioni fondamentali possono raggiungere fino 1,9 probabilità in più di sperimentare significativi benefici nella decarbonizzazione. Se, invece, compiono azioni avanzate questo dato si moltiplica velocemente. La scelta di impiegare tecnologie AI per ridurre le emissioni, per esempio, aumenta le probabilità fino a 4,5 volte; calcolare le emissioni a livello di prodotto fino a 4 volte; mentre adottare un piano di transizione climatica arriva fino a 2,9 probabilità in più.
"La finestra per le aziende per aumentare l'ambizione e adottare misure decisive per limitare il riscaldamento globale a 1,5 °C si sta rapidamente restringendo, ma l'intelligenza artificiale ha il potenziale per cambiare le carte in tavola, consentendo alle aziende di ridurre le emissioni e compiere passi significativi verso la mitigazione del cambiamento climatico", ha affermato Charlotte Degot, CEO e fondatrice di CO2 AI e coautrice del rapporto. "La nostra ricerca mostra la necessità per le aziende di raddoppiare l'impegno nell'uso responsabile dell'intelligenza artificiale per assicurarsi di poter raggiungere i propri obiettivi climatici e i target aziendali finali".
Progressi sul clima: la situazione delle aziende
Delle quasi 2.000 intervistate nel 2024, solo il 9% ha realizzato una rendicontazione completa relativa alle emissioni di Scope 1, 2 e 3; solo il 16% ha fissato obiettivi per tutti e tre gli ambiti; mentre solo l’11% ha registrato riduzioni in linea con le loro aspettative. Cifre che non fanno certo ben sperare, specie se paragonate a quelle del 2023 che erano più alte il che vuol dire che in un anno la situazione è andata mediamente peggiorando.
Un bagliore di ottimismo è però possibile grazie ad alcune aziende più all'avanguardia che hanno totalizzato risultati migliori o comunque in linea con i loro obiettivi in tutti e tre gli Scope. Nello specifico Cina, Brasile e India sono la top 3 dei Paesi del mondo più avanzati quando si parla di decarbonizzazione, seguiti dal Giappone e dagli USA.