Cresce l’attenzione delle aziende manifatturiere per la sostenibilità, i dati Istat

Secondo l'Istat, il 66,5% delle aziende manifatturiere italiane ha adottato misure di sostenibilità nel 2022. Protezione ambientale, governance economica e digitale sono tra le azioni principali

Di Arianna De Felice

Trend e Scenari - Pubblicato il 19-09-2024

Anche il settore manifatturiero si muove verso un futuro più green. Secondo gli ultimi dati rilasciati dall’indagine Istat, infatti, le imprese che operano in questo comparto hanno aumentato la loro attenzione alla sostenibilità tanto che, nel corso del 2022, circa il 66,5% ha dichiarato di essersi impegnate in azioni verdi.

La sostenibilità nel settore manifatturiero

I dati Istat hanno cercato di inquadrare quali sono le principali azioni di sostenibilità che le imprese del settore manifatturiero che stanno o hanno già intrapreso. Ne è emerso che quelle più diffuse sono legate alla tutela ambientale (55,6%) e alla sostenibilità economica e di governance (il 56,1%).

Nello specifico, per le attività di sostenibilità economica e di governance, spiccano gli investimenti per la formazione professionale (41,6% del totale), per la digitalizzazione (36,7%), per la R&D (35,4%); meno praticate sono invece la gestione etica (24,5%), le prassi anticorruzione (16,3%), l’adozione di strategie per la stabilità finanziaria e gestione dei relativi rischi (15,9%).

Decisamente più indietro, infine, si posizionano i compensi per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità (8,1%), il coinvolgimento degli stakeholder interni ed esterni nella definizione delle strategie (11,2%) e le azioni per il coinvolgimento politico e la partecipazione a politiche pubbliche (2,6%).

Le azioni green intraprese dalle aziende sembrano andare di pari passo col numero degli impiegati delle stesse. Ne emerge dunque che le imprese con oltre 250 dipendenti hanno intrapreso azioni di sostenibilità, in proporzione al totale, in misura doppia rispetto alle piccole imprese (5-49 addetti): il 86,9% contro il 43,6%. Anche le azioni di sostenibilità economica, adottate in tutte le classi dimensionali di impresa, hanno visto un maggior coinvolgimento delle unità più grandi: l’80,2%, contro il 32,7% delle piccole imprese, il 54,6% delle medie imprese (50-249 addetti).

Settori economici e aspetto geografico

Andando ad analizzare la situazione dal punto di vista geografico le aziende manifatturiere del Nord-Ovest figuravano nel 2022 come quelle maggiormente impegnate in azioni sostenibili (69,7% del totale). Per quanto attiene la sostenibilità economica, la sua diffusione tra le imprese del Nord-ovest, del Nord-est e del Centro non presentava differenze sostanziali (la quota di quelle che dichiaravano di averle intraprese era rispettivamente il 57,9%, 57,3% e 55,0%), mentre si è registrato un leggero distacco per tali misure nel Mezzogiorno (44,0%). 

Infine l’indagine ha inquadrato anche quali sono i singoli settori in cui operano le aziende manifatturiere maggiormente impegnate nella sostenibilità. Il risultato è che la quota più elevata di imprese che ha intrapreso azioni di sostenibilità è stata riscontrata nel settore della Produzione di coke e prodotti petroliferi (88,4% delle imprese) e nei Mezzi di trasporto (81,9%); seguono la Farmaceutica (77,5%) e la Chimica (77%). 

Nello specifico il settore del Coke e dei prodotti petroliferi presenta anche la percentuale più elevata di aziende attive nelle pratiche di protezione ambientale (86,8%). Al contrario, nei Mezzi di Trasporto è prevalsa invece l’attenzione alla sostenibilità economica (hanno intrapreso questo tipo di azioni il 76,5% delle imprese). La sostenibilità economica però è risultata ampiamente praticata anche nel Coke e prodotti petroliferi (73,7%), nella Farmaceutica (68,9%) e negli Apparecchi elettrici (62,4%).

Le previsioni per il triennio 2023-2025

Nel 2022 le imprese manifatturiere avevano dichiarato le loro previsioni per il triennio attualmente in corso (2023-2025). Allora il 66,4% delle imprese ha dichiarato che avrebbe intrapreso azioni di sostenibilità economica e di governance, una quota superiore a quella coinvolta in tali iniziative nel 2022. Le azioni delle aziende saranno pressoché le medesime di quelle del 2022 con picchi nella formazione professionale per il 49,6%, nella digitalizzazione per il 45,3%, nella R&D per il 40,5%; mentre quelle che saranno meno gettonate dalle aziende continueranno a riguardare i compensi per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità (10,3% delle imprese, sebbene in lieve crescita rispetto al 2022) e il coinvolgimento di attori politici pubblici (3,3% delle imprese).

Tra le novità che il settore manifatturiero si aspetta per il futuro vi sono, invece, azioni di gestione etica (28,7%) e strategie per la stabilità finanziaria e la gestione dei relativi rischi (20%).

 


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