Non può esserci business senza sostenibilità. Questo è il principio cardine che ispira il nuovo paradigma aziendale, in cui ogni azione considera gli impatti sull’ambiente e sulla comunità, favorendo una crescita responsabile e capace di generare benessere collettivo.
Con tale consapevolezza, il prossimo 6 febbraio 2025, dalle 9:30 alle 18:00, presso Banco BPM in via Massaua 6 a Milano, si terrà l’evento UNconference | SDGs Leaders Bootcamp che inaugurerà il percorso annuale 2025 di SDGs Leaders. Una giornata, aperta a tutti (con invio richiesta di partecipazione), dedicata a chi vuole guidare il cambiamento verso un futuro più sostenibile.
L'evento riunirà tutte le sei Community di SDGs Leaders in una sola giornata, offrendo un'opportunità straordinaria di incontro, networking e condivisione di visioni e azioni concrete.
UNconference | SDGs Leaders Bootcamp, verso gli obiettivi dell'Agenda 2030
Il programma dell'evento si presenta fitto di appuntamenti interessanti. A fare gli onori di casa, Marco Gallo, Managing Director SDGs Leaders. Apre i lavori Raffaele Barteselli, Responsabile Transizione e Sostenibilità Banco BPM Group, al centro del suo intervento il ruolo delle banche nella transizione sostenibile. Segue il progetto WIP illustrato da Daniele Sacco e Francesca Rigolio del Gruppo Mondadori, e un panel interdisciplinare sulle partnership per la sostenibilità con esperti di ASviS e Motus E. Chiara Montanari, leader di spedizioni in Antartide, offrirà una prospettiva unica sulla leadership in ambienti estremi, seguita da un confronto sulla CSRD con rappresentanti di aziende come Angelini Industries e Fastweb. Nel pomeriggio, dopo il collegamento con il Segretario delle Nazioni Unite, si terranno sessioni parallele per le diverse Community del percorso, chiudendo con un aperitivo di networking.
Di cosa aspettarci da questa giornata ne abbiamo voluto parlare direttamente con Marco Gallo. È stata anche l’occasione per capire meglio cos’è e come opera SDGs Leaders.
Cos'è SDGs Leaders e qual è il suo ruolo nel promuovere la cultura della sostenibilità aziendale?
«SDGs Leaders è un'iniziativa nata per rispondere alla crescente necessità delle aziende di allinearsi agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) definiti dalle Nazioni Unite. Nel contesto attuale, in cui la sostenibilità rappresenta un elemento strategico imprescindibile per le imprese, questo programma si propone di formare leader capaci di integrare i principi di sostenibilità all'interno dei loro modelli operativi e decisionali. Attraverso un approccio basato su formazione mirata, networking e condivisione di best practice, SDGs Leaders funge da catalizzatore per creare una cultura aziendale che promuova il rispetto per l'ambiente, l'inclusività sociale e la crescita economica sostenibile. Inoltre, mette in rete le imprese, favorendo collaborazioni strategiche e l'intelligenza collettiva per affrontare le sfide globali in modo innovativo ed efficace».
Qual è l'obiettivo principale dell'UNconference | SDGs Leaders Bootcamp 2025? Puoi raccontarci come questa iniziativa si inserisce nel percorso annuale degli SDGs Leaders e quale impatto si vuole generare sulle aziende partecipanti?
«L'UNconference | SDGs Leaders Bootcamp 2025, in programma il 6 febbraio 2025 a Milano in Banco BPM, è un incontro che segna l'inizio del nuovo anno di attività per il programma SDGs Leaders. Questa iniziativa è parte di un percorso annuale che si propone di supportare le aziende nell'integrazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) all'interno delle loro strategie operative.
L'obiettivo del Bootcamp è creare uno spazio collaborativo e dinamico dove le sette community del programma – composte da professionisti di settori come sostenibilità, risorse umane, procurement, mobilità, comunicazione, sostenibilità, e digital & tech – possano confrontarsi, condividere esperienze e sviluppare nuove soluzioni.
Non si tratta di una semplice conferenza, ma di un formato UNconference, che privilegia un approccio interattivo e co-creativo. Durante la giornata, le aziende partecipanti non solo riceveranno ispirazione attraverso interventi e analisi dei trend, ma saranno attivamente coinvolte in laboratori tematici e discussioni orientate all'azione.
Questo incontro rappresenta un'importante occasione per costruire reti di relazioni, approfondire tematiche di sostenibilità e avviare progetti concreti che possano generare un impatto significativo. Il Bootcamp mira a trasformare l'approccio delle imprese verso una sostenibilità autentica, integrata nelle decisioni strategiche e nei processi aziendali»
Durante l'intervento " PARTNERSHIP FOR THE GOALS ", verranno analizzati dati relativi alle aziende SDGs Leaders. Puoi darci qualche anticipazione su quali sono le principali tendenze emerse da questa analisi?
«L'intervento "PARTNERSHIP FOR THE GOALS" rappresenta uno dei momenti più rilevanti del SDGs Leaders Bootcamp 2025, poiché pone l'accento sull'importanza delle collaborazioni tra aziende per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. L'analisi dei dati relativi alle aziende che partecipano al programma SDGs Leaders fornirà una panoramica dettagliata delle strategie e delle best practice che stanno emergendo nel panorama della sostenibilità aziendale. Ci affideremo al contributo dei nostri partner tecnici, tra cui: Luiss Business School ASviS, Motus E, Sostenibile Oggi e molti atri, guidati dai nostri Direttori delle Community, tra cui, Livio Livio, Direttore delle Community Communication & Sustainability e da Cesare Guarini, Direttore della Community Procurement.
Nel contesto di questo intervento, l'attenzione è focalizzata sulle modalità con cui le aziende stanno integrando gli SDGs nelle loro strategie, adattandole alle loro specificità settoriali e creando sinergie. L'obiettivo è identificare tendenze comuni, come l'adozione di pratiche di rendicontazione avanzata, investimenti in tecnologie green, e l'implementazione di partnership tra settori diversi per massimizzare l'impatto positivo.
Questa analisi non solo offre una fotografia aggiornata del panorama della sostenibilità aziendale, ma evidenzia anche l'importanza di lavorare in rete e di condividere risorse, idee e soluzioni innovative per accelerare il percorso verso una transizione sostenibile. Questo si inserisce perfettamente nell'approccio collaborativo e di community building promosso dal programma SDGs Leaders»
La presenza di Chiara Montanari promette un contributo ispirazionale. Perché avete scelto una figura con esperienza in ambienti estremi per parlare di sostenibilità e leadership? Che messaggi chiave porterà al pubblico?
«Chiara Montanari è una figura straordinaria per il suo approccio unico alla leadership e alla gestione delle sfide complesse in ambienti estremi, come l'Antartide. La sua esperienza offre una prospettiva preziosa per le aziende che affrontano le sfide della sostenibilità, che richiedono resilienza, capacità di adattamento e leadership collaborativa.
Nel contesto dell'UNconference | SDGs Leaders Bootcamp 2025, Chiara Montanari rappresenta un modello per traslare strategie apprese in condizioni di estrema incertezza e complessità alle dinamiche aziendali. La sostenibilità non è solo una questione di obiettivi tecnici, ma richiede un cambio culturale e un approccio innovativo alla gestione delle risorse, delle persone e delle relazioni.
Il suo contributo ispirazionale si concentrerà sulla gestione della diversità: le spedizioni in Antartide richiedono la capacità di lavorare con persone provenienti da contesti diversi, un aspetto cruciale anche nelle aziende che vogliono integrare prospettive globali per affrontare le sfide ambientali e sociali. Resilienza in situazioni di stress: le imprese che intraprendono il percorso verso la sostenibilità affrontano spesso resistenze interne ed esterne. L'esperienza di Chiara nell'affrontare condizioni estreme offre lezioni pratiche su come mantenere la motivazione e la concentrazione anche di fronte a difficoltà significative. Leadership inclusiva e collaborativa: come guida in ambienti remoti, ha sviluppato un approccio inclusivo che incoraggia il contributo di ogni membro del team, una lezione fondamentale per creare comunità aziendali in grado di lavorare verso obiettivi condivisi. In questo modo, il suo intervento va oltre l'ispirazione: offre spunti pratici per aiutare le aziende a costruire squadre resilienti e coese, fondamentali per affrontare le complessità della sostenibilità».
La sessione dedicata al CSRD evidenzia l'importanza della rendicontazione della sostenibilità per le imprese. Quali sono le sfide principali che le aziende devono affrontare con l’adozione di questi nuovi standard?
«La sessione dedicata al CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) è particolarmente rilevante in un contesto in cui la sostenibilità non è più un'opzione per le aziende, ma una necessità strategica. La direttiva europea stabilisce nuovi standard per la rendicontazione delle performance di sostenibilità delle imprese, ampliando il perimetro delle organizzazioni obbligate a presentare rapporti dettagliati sulle loro attività ambientali, sociali e di governance (ESG).
Tra le sfide principali nel contesto attuale risalta l’adeguamento dei sistemi di reporting: le aziende devono aggiornare i loro sistemi interni per raccogliere e gestire informazioni relative alla sostenibilità, che spesso richiedono un livello di dettaglio e precisione superiore rispetto agli standard precedenti. Raccolta e analisi dei dati pertinenti: la raccolta di dati sostenibili richiede una collaborazione più stretta tra i diversi dipartimenti aziendali; integrazione della sostenibilità nei processi decisionali: non si tratta solo di raccogliere dati, ma di integrarli nei processi di governance aziendale per orientare le decisioni strategiche e operative.
Questa sessione rappresenta un'opportunità per esplorare approcci pratici e collaborativi, attraverso cui le aziende possono affrontare queste sfide, verranno condivise esperienze e casi di studio per evidenziare come alcune organizzazioni stanno già adattandosi alla CSRD e si cercherà di definire soluzioni innovative che aiutino le aziende a rispettare gli standard di rendicontazione senza compromettere la competitività».
Durante il Bootcamp si approfondirà il concetto di "responsabilità sociale". Quali cambiamenti più significativi avete osservato in questo ambito negli ultimi anni?
«Negli ultimi anni, il concetto di "responsabilità sociale" ha subito una trasformazione significativa, specialmente nel contesto delle sfide globali e della crescente pressione da parte di consumatori, investitori e regolatori. In precedenza, molte aziende vedevano la responsabilità sociale come un insieme di iniziative filantropiche isolate, come donazioni o progetti caritatevoli, mirati a migliorare l'immagine aziendale senza un reale impatto strategico sul core business.
Oggi, invece, le imprese stanno adottando un approccio più integrato e strategico, in cui la responsabilità sociale non è solo un “nice-to-have”, ma una componente centrale della loro visione e missione aziendale. Questo cambiamento è in parte guidato dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e dai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, che forniscono un quadro chiaro per allineare le attività aziendali con obiettivi sociali, ambientali ed economici a lungo termine. La contestualizzazione di questo trend si riflette in diversi aspetti: l’integrazione nei processi aziendali: le imprese stanno includendo criteri di sostenibilità nella pianificazione strategica, nei modelli di business e nella misurazione delle performance, con un focus su aspetti come la riduzione delle emissioni di carbonio, il benessere dei dipendenti e il rispetto dei diritti umani. La rendicontazione trasparente: normative come il CSRD in Europa obbligano le aziende a riportare in modo dettagliato e verificabile i loro progressi in termini di sostenibilità, portandole a considerare la responsabilità sociale come una pratica tangibile e non solo dichiarativa. Il coinvolgimento degli stakeholder, i consumatori, soprattutto le giovani generazioni, richiedono trasparenza e responsabilità, premiando le aziende che dimostrano un impegno reale per la sostenibilità. Allo stesso modo, gli investitori sono sempre più interessati a sostenere imprese con un solido approccio ESG, ed infine innovazione e competitività: la responsabilità sociale è oggi vista come un motore di innovazione. Ad esempio, molte aziende stanno investendo in prodotti e servizi sostenibili che rispondano alle esigenze della società, rafforzando al contempo la propria competitività».
Puoi dirci di più sulla SDGs Leaders Challenge, organizzata in collaborazione con Aworld e le Nazioni Unite?
«La SDGs Leaders Challenge, organizzata in collaborazione con Aworld e le Nazioni Unite, si inserisce sempre in un contesto di crescente attenzione globale verso l'adozione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Questa iniziativa mira non solo a sensibilizzare le aziende sui 17 obiettivi delineati dall'Agenda 2030, ma a fornire loro strumenti pratici per trasformare tali obiettivi in azioni concrete.
AWorld è una piattaforma digitale riconosciuta a livello globale per la sua capacità di rendere la sostenibilità semplice, coinvolgente e misurabile. Selezionata da Google come Best App for Good, partner ufficiale delle Nazioni Unite a supporto della campagna ActNow e della Commissione Europea per promuovere il Patto per il Clima, AWorld è utilizzata da oltre 100 aziende in tutto il mondo. Grazie alla sua metodologia supportata dall’intelligenza artificiale, AWorld ti offre un’esperienza personalizzata di engagement e gamification che trasforma ogni tua azione quotidiana in un passo verso uno stile di vita più sostenibile»
Nel pomeriggio, ogni Community lavorerà nei SDGs Leaders LAB su temi specifici. Con sei Community coinvolte – dalle HR al procurement alla mobilità – quali sinergie auspicate tra settori così diversi per affrontare insieme la sfida della sostenibilità?
«Il lavoro nei SDGs Leaders LAB guidati da Luiss Business School rappresenta uno dei momenti chiave del Bootcamp, dove l'approccio collaborativo e multidisciplinare diventa il fulcro per affrontare le sfide legate alla sostenibilità aziendale. Le sei community – Risorse Umane, Procurement, Mobilità, Comunicazione e Relazioni Istituzionali, Sostenibilità, e Digital & Tech – incarnano diverse funzioni aziendali e aree strategiche che, se integrate, possono sviluppare soluzioni più efficaci e innovative.
Questa collaborazione è fondamentale per integrare:
• Prospettive diverse: Ogni community porta una visione unica e competenze specifiche.
• Creazione di sinergie: Le sinergie tra community così diverse permettono di affrontare le sfide da angolazioni multiple, aumentando la probabilità di soluzioni praticabili e scalabili.
• Innovazione integrata: La contaminazione tra settori facilita la generazione di idee innovative, che possono essere immediatamente applicate o testate all'interno delle aziende.
I laboratori puntano a generare progetti concreti promuovendo una cultura aziendale orientata all'azione e alla collaborazione per un futuro più sostenibile. Inoltre, il networking all'interno dei LAB rafforza la creazione di alleanze strategiche tra settori e imprese. In sintesi, gli SDGs Leaders LAB rappresentano un microcosmo di come le imprese possano collaborare internamente ed esternamente per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, generando impatti positivi a livello locale e globale».
Il programma si conclude con il "Give Back" e il Networking Aperitif. Qual è il ruolo del networking in eventi come questo? Avete in mente iniziative successive per continuare il dialogo e le collaborazioni tra i partecipanti?
«Questi momenti riflettono la filosofia del programma SDGs Leaders, che vede la sostenibilità come un processo collaborativo e condiviso. Non si tratta solo di partecipare a un incontro, ma di creare una rete di persone e aziende impegnate a generare un impatto reale nel lungo termine».